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Australia, nuova “America” dei ragazzi

Sempre più i sandonatesi vi emigrano in cerca di un posto: «Qui con uno stipendio medio ce la fai»

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Come hanno fatto i loro nonni, e bisnonni prima ancora, i giovani del Veneto Orientale cercano fortuna all'estero con la valigia in mano. Emigrano e non sono così diversi dai giovani extracomunitari che arrivano da noi per migliorare la loro condizione, ammesso che sia ancora possibile.

Se una volta da qui si emigrava in America (del Nord e del Sud), oggi la meta più ricercata è l'Australia, nuova terra promessa per centinaia di ragazzi che hanno fatto o stanno facendo i bagaglia. Seguono la sempre attrattiva Inghilterra, Germania quindi le mete nuove nei paesi dell'Est, come la Repubblica Ceca. Hanno tra i 20 e i 25 anni, qualcuno anche di più. Studenti delusi dall'esperienza universitaria, neolaureati in cerca di impiego, molti diplomati o con la sola licenza media. Non è facile individuarli. Se sono 1425 i ragazzi con meno di 25 anni iscritti nelle liste di collocamento, la Cgil ne calcola almeno altrettanti che scelgono altre strade, in particolare quella delle terre straniere. Per avere un lavoro e crearsi una posizione, imparare una lingua, trovare una nuova casa.

Chi l’ha fatto lo racconta su Facebook. «Ho ponderato a lungo la scelta», racconta un ragazzo di San Donà da Melbourne, «ora che ci sono mi rendo conto che dovevo provarci anche prima. Il momento non è dei migliori, ma si sta meglio che in Italia. Il costo della vita è alto, solo che gli stipendi sono rapportati e a fine mese ti resta qualcosa. Le leggi per gli emigrati sono restrittive e bisogna sforzarsi per trovare lavoro e prolungare il visto oltre un anno. Stipendi medi attorno a 650 dollari la settimana, affitti 500 dollari a settimana. Ce la si fa ovviamente dividendo le spese con altri ragazzi. Il rammarico è che come l'Italia non esiste paese al mondo. Potremmo stare meglio di chiunque altro, magari copiando le cose ben fatte».

Trovano lavoro come baristi, camerieri, gelatai, se sanno la lingua, poi come operai in aziende agricole. Il visto si può fare anche via internet, inizialmente come turisti per poi puntare sul working holiday. Il Working Holiday Visa permette di rimanere in Australia per un periodo massimo di 12 mesi. Entro un anno dalla richiesta è possibile entrare nel Paese. Una volta ottenuto si può entrare e uscire senza alcuna limitazione. Da Sydney altri ragazzi appaiono entusiasti: «Con uno stipendio medio qui ti pui permettere ogni cosa». Altro che in Italia.(g.ca.)

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