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«Potature selvagge lungo il Terraglio» Esposto della Lipu

Mogliano. L’associazione ha chiesto il blocco dell’intervento Il presidente Pamio: un grave danno a un bene tutelato

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MOGLIANO. La Lipu ha chiesto l’immediato blocco delle attività di potatura dei platani lungo il Terraglio in zona Marocco. Sono stati inviati esposti alla Soprintendenza ai Beni ambientali e paesaggistici del Veneto e al Corpo forestale, ma anche al Difensore civico regionale e agli assessorati all’Ambiente di tutti i Comuni in cui rientra la percorrenza del Terraglio tra le province di Venezia e Treviso.

Di mezzo ci sono i lavori che una ditta bresciana sta svolgendo per conto dell’Anas, e con i quali numerosi platani secolari sono già stati capitozzati in maniera piuttosto pesante rispetto a una minima potatura di stagione. Il personale della sezione Lipu di Venezia ha già fatto alcuni sopralluoghi lungo la strada regionale, e alla fine sono partite le segnalazioni agli organi competenti con richiesta di intervento e blocco delle attività di potatura degli alberi che costeggiano su ambo i lati il Terraglio. «Ci siamo fatti una nostra idea sui lavori in corso, e non condividiamo la modalità e la profondità degli interventi», sottolinea Gianpaolo Pamio, responsabile della sezione veneziana della Lipu. «Per questo chiediamo alla Soprintendenza che intervenga facendo prima sospendere i lavori, e quindi valutando se siano stati fatti in maniera corretta o meno. Lo spettacolo è stato desolante, nel corso dei sopralluoghi, e le foto lo dimostrano, con i platani secolari che sono stati capitozzati o potati in maniera particolarmente pesante». L’esponente della Lipu sottolinea, citando i regolamenti vigenti, aggiunge che «le ferite causate da potature errate possono avere, in condizioni di siccità, terribili conseguenze per le piante: alberi danneggiati da potature e sottoposti a stress idrico possono morire con probabilità molto più elevata. I tagli di potatura interrompono inoltre il trasporto di linfa. Infine, poiché la siccità rallenta la crescita radiale del cambio, le ferite chiudono più lentamente, causando una prolungata esposizione del legno e lo stabilirsi di microrganismi agenti di carie. Superfici di taglio di grossi rami sono spesso la via d’ingresso di organismi patogeni. E in piante soggette a potatura eccessiva si mostrano alterazioni nel metabolismo. I lavori finora eseguiti si configurano come danneggiamento di bene paesaggistico specificamente tutelato». Simone Bianchi

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