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L'esposto in procura dei residenti: «Basta bonghi»

Anche le feste di laurea fra i motivi di protesta di chi abita nel campo e nei dintorni: «Rumore, sporcizia e degrado»

Manuela Pivato
1 minuto di lettura
VENEZIA. Un esposto contro i bonghi che assordano le notti di Santa Margherita. Il caos del campo, da ieri sera regolamentato dalla nuova ordinanza che impone a tutti gli esercenti la chiusura a mezzanotte, ritorna in Procura con l'ennesima denuncia dei residenti.

Dopo due mesi passati con le finestre sigillate e i tappi nelle orecchie per cercare di dormire, gli abitanti della zona sono ritornati ieri dal loro avvocato per firmare un esposto nel quale si racconta per filo e per segno cosa accade nelle allegre notti di Santa Margherita scandite dal ritmo dei bonghi.

«Un inferno - racconta Maria Cuccarolo del Comitato dei residenti - non solo di rumori ma anche di sporcizia e degrado ovunque. I ragazzi iniziano a suonare i tamburi verso le undici di sera e vanno avanti fino a notte inoltrata, bevendo, facendo schiamazzi e lasciando lattine e immondizia ovunque».

I bonghi non sono naturalmente l'unico incubo dei residenti. In cima alla lista ci sono anche le feste di laurea l'ultima delle quali, qualche giorno fa, ha trasformato il campo in una spianata di uova e farina. Decine di ragazzi esultanti hanno voluto salutare i neodottori secondo tradizione, ovvero rincorrendosi per tirarsi dietro pacchi di farina e uova. Il loro entusiasmo, tuttavia, ha costretto i residenti a fare slalom tra gli studenti per evitare di finire sotto la polvere bianca o, peggio ancora, sotto qualche tuorlo colante.

Anche le immagini dei postumi della festa di laurea sono finite nel copioso dossier sul degrado del campo che il Comitato dei residenti tiene aggiornato ormai da anni quotidianamente.
«Una situazione drammatica, che sta mettendo a dura prova i nervi di chi abita nei pressi del campo - spiegano ancora gli abitanti - rispetto all'anno scorso non è cambiato niente tranne la pazienza degli abitanti, che è ormai agli sgoccioli». Una situazione che con l'esplosione del caldo è diventata pesantissina e, da quando hanno fatto la loro comparsa i bonghi, quasi insopportabile. Schiamazzi, rumori e soprattutto tamburi a tutto spiano fino alle due e mezzo di notte. Intorno ai tamburi, centinaia di ragazzi che hanno solo voglia di divertirsi e di ballare. Peccato, però, che a qualche metri di distanza ci siano i residenti che hanno solo voglia di dormire e, non potendolo fare, tempestano di telefonate vigili urbani e carabinieri.

Con la nuova ordinanza forse, forse, arriverà un po' di quiete. «Se l'amministrazione comunale sarà in grado di far rispettare le regole benvenga il provvedimento - dice ancora Maria Cuccarolo - ma prima vogliamo vedere i risultati».

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