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Venezia, settimana d'oro dell'arte: via alla Biennale

Dal 30 maggio Venezia diventa capitale dell'arte contemporanea. Più di cento mostre in Laguna: ecco tutto il programma

Enrico Tantucci
2 minuti di lettura
La Ragnatela di Thomas Saraceno, Padiglione centrale, Biennale Arte 2009 
VENEZIA Non meno di cento. Tante saranno le mostre che si apriranno e oltre e intorno "ILLUMInazioni", l'edizione numero 54 della Biennale Arti Visive, che vadrà la partecipazione record di 89 Paesi. Quella dal 30 maggio al 4 giugno - giorno dell'inaugurazione - sarà la settimana d'oro dell'arte a Venezia, con un "ingorgo" espositivo e di presenze da capitale del contemporaneo.

La Biennale diffusa.
Se ILLUMInazioni sarà concentrata come sempre tra l'Arsenale e i Giardini - con i tre «teleri» del Tintoretto voluti dalla curatrice Bice Curiger, nel Padiglione Centrale - i padiglioni stranieri si allargheranno a tutta la città occupando, palazzi, musei, chiese, scuole. Sono infatti solo una quarantina circa quelli che hanno una "casa" tra i Giardini e l'Arsenale.

Sgarbi e dintorni.
Discorso a parte per il Padiglione Italia «targato» Vittorio Sgarbi e per le molte mostre collaterali che dovrebbero accompagnarlo - i Musei della Mafia e della Follia, le mostre su Gino De Dominicis, la Collezione Thyssen e altro - di cui si attende conferma.

Le grandi mostre delle Fondazioni. Se il primo giorno di vernice della Biennale sarà il 31 maggio, altre fondazioni apriranno le loro mostre in quei giorni. Così la Collezione Guggenheim inaugurerà il 29 Ileana Sonnabend. Un ritratto italiano, l'attesa mostra dedicata alle opere della collezione della grande gallerista newyorkeseche rimandano al nostro Paese. Palazzo Grassi invece sceglierà il 31 per la vernice di Il mondo vi appartiene, la nuova mostra della Collezione Pinault (con maxiavvoltoio "esposto" all'esterno) con opere di una quarantina di artisti da venti Paesi. Sul 31 punta anche la Fondazione Cini a San Giorgio, con tre eventi. L'installazione fumante Ascension del grande artista indiano Anish Kapoor nella Basilca di San Giorgio; la mostra Penelope's Labour nella Sala del Convitto con il confronto tra arazzi storici e di artisti contemporanei: Real Venice con le immagini di alcuni dei più grandi fotografi contemporanei dedicate a Venezia. Infine, il primo giugno, tra il Magazzino del Sale e lo Studio Vedova - organizzato dall'omonima Fondazione - si aprirà il confronto tra la nuova installazione di Anselm Kiefer Salt of the Earth, e le 116 tele di Emilio Vedova dello storico ciclo ...in continuum.

L'offerta dei Musei Civici. Ricca anche l'offerta sul contemporaneo della Fondazione Musei Civici (vernice l'1,2 e 3 giugno e inaugurazione il 4), tra cui spiccano la mostra di dipinti di Julian Schnabel al Correr, quella delle opere di un concettuale come Pier Paolo Calzolari a Ca' Pesaro e la terza tappa del confronto tra arte antica e contemporanea del collezionista Axel Vervoort a Palazzo Fortuny, intitolata Tra. Ma accanto ad altre mostre (tra cui quella dello scultore statunitense Barry x Ball a Ca' Rezzonico), l'esordio della Fondazione Prada a Ca' Corner della Regina con una mostra della collezione della stilista milanese.

Tutto il resto. Ipossibile citare tutte le altre mostre che si apriranno in città per la Biennale. Citiamo nell'Abbazia di San Gregorio e Palazzo Mangilli-Valmarana Future Pass, una panoramica sulla nuova estetica dell'Asia in relazione al resto del mondo, attraverso le opere di oltre cento artisti. O Rebel, sull'isola della Certosa: film installazione creato da James Franco - candidato all'Oscar come miglior attore - un'ode all'iconografia di Hollywood

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