Al via i saldi, affare da 100 milioni
Solo a Mestre interesseranno 60 mila famiglie: spesa media 413 euro
Gianluca Codognato
2 minuti di lettura

MESTRE. Che senso ha comprare scarpe, cappotti, maglioni, pantaloni a Natale quando un paio di settimane dopo gli stessi articoli costano molto meno? È questo il ragionamento che hanno fatto a dicembre sette famiglie veneziane su dieci, proprio quelle che, a partire da oggi, si metteranno a caccia dell'occasione. Insomma, si aprono le danze: stamattina cominciano i saldi invernali. Vera e propria ancora di salvezza per commercianti e consumatori.
I conti. La Confesercenti provinciale calcola che in provincia saranno circa 243 mila le famiglie pronte a sfruttare i saldi (60 mila a Mestre), in pratica 7 su 10. In media ogni nucleo spenderà poco più di 400 euro a testa (413 euro) per un volume d'affari totale pari a circa 100 milioni (25 in terraferma). I saldi invernali rappresentano la più importante ancora di salvezza per i commercianti. «Dopo un Natale abbastanza deludente - spiega Maurizio Franceschi, direttore dell'associazione di categoria - i negozianti attendono sempre con ansia questo periodo che in genere produce circa un quarto del fatturato annuo. Come sempre tutto si concentrerà nei primi dieci giorni di saldo, poi gli acquisti si trascineranno senza picchi fino al 28 febbraio».
Occasioni. Gli sconti di fine stagione metteranno anche quest'anno in evidenza la crisi economica che ha colpito molte famiglie. Infatti, sottolinea ancora Franceschi, «una volta l'acquisto in saldo era una cosa in più, aveva un valore emozionale. Oggi, invece, è un acquisto mirato, ragionato, oculato. Il 70 per cento dei consumatori acquista durante questo periodo articoli che aveva già adocchiato nel periodo natalizio. Naturalmente si parla soprattutto di scarpe e capi spalla». Anche lo sconto medio, secondo la Confesercenti, sarà superiore rispetto agli anni passati. Dal 30 per cento, si passa al 40, toccando picchi del 60-70%.
Speranza. Secondo Giannino Gabriel, presidente provinciale di Federazione Moda Italia di Confcommercio, «l'andamento stagionale ha determinato stock di invenduto molto alti, una vera occasione per i saldisti. I negozi dispongono di una varietà ampia sia per qualità che quantità di prodotti, in particolare per i capospalla sono previsti sconti molto elevati mediamente attorno al 40%. Questo ci fa ben sperare in una buona stagione di saldi che potrebbe rappresentare quel tanto atteso segnale di inversione di tendenza».
Deroghe. L'apertura dei saldi invernali presuppone due giornate di deroga all'obbligo di chiusura festiva dei negozi. Dunque, secondo una ordinanza diffusa ancora a novembre dall'assessore al Commercio Carla Rey, oggi e domenica prossima le attività commerciali potranno tenere le serrande alzate, così da accogliere i clienti che nel primo weekend di sconti sono spesso numerosissimi.
Consigli. L'Adico di Venezia ricorda ai consumatori le principali regole per non incappare in brutte sorprese. «Anzitutto - ricorda il presidente dell'associazione, Carlo Garofolini - bisogna essere molto accorti quando si promettono liquidazioni fino a esaurimento. Poi è necessario scegliere punti vendita che normalmente garantiscono prodotti di qualità e confrontare il prezzo del prodotto scelto prima e dopo l'avvio della campagna dei saldi. Molto importante verificare bene il prodotto che viene posto in vetrina e quello che viene offerto in negozio. È meglio diffidare delle offerte similari a prodotti di marca e conservare sempre lo scontrino fiscale per far rispettare il diritto di cambio del prodotto se difettoso entro 8 giorni dall'acquisto. Controllate etichetta e misure per essere sicuri di comprare il prodotto scelto e confrontate più offerte. Diffidare degli sconti superiori al 50%».
I conti. La Confesercenti provinciale calcola che in provincia saranno circa 243 mila le famiglie pronte a sfruttare i saldi (60 mila a Mestre), in pratica 7 su 10. In media ogni nucleo spenderà poco più di 400 euro a testa (413 euro) per un volume d'affari totale pari a circa 100 milioni (25 in terraferma). I saldi invernali rappresentano la più importante ancora di salvezza per i commercianti. «Dopo un Natale abbastanza deludente - spiega Maurizio Franceschi, direttore dell'associazione di categoria - i negozianti attendono sempre con ansia questo periodo che in genere produce circa un quarto del fatturato annuo. Come sempre tutto si concentrerà nei primi dieci giorni di saldo, poi gli acquisti si trascineranno senza picchi fino al 28 febbraio».
Occasioni. Gli sconti di fine stagione metteranno anche quest'anno in evidenza la crisi economica che ha colpito molte famiglie. Infatti, sottolinea ancora Franceschi, «una volta l'acquisto in saldo era una cosa in più, aveva un valore emozionale. Oggi, invece, è un acquisto mirato, ragionato, oculato. Il 70 per cento dei consumatori acquista durante questo periodo articoli che aveva già adocchiato nel periodo natalizio. Naturalmente si parla soprattutto di scarpe e capi spalla». Anche lo sconto medio, secondo la Confesercenti, sarà superiore rispetto agli anni passati. Dal 30 per cento, si passa al 40, toccando picchi del 60-70%.
Speranza. Secondo Giannino Gabriel, presidente provinciale di Federazione Moda Italia di Confcommercio, «l'andamento stagionale ha determinato stock di invenduto molto alti, una vera occasione per i saldisti. I negozi dispongono di una varietà ampia sia per qualità che quantità di prodotti, in particolare per i capospalla sono previsti sconti molto elevati mediamente attorno al 40%. Questo ci fa ben sperare in una buona stagione di saldi che potrebbe rappresentare quel tanto atteso segnale di inversione di tendenza».
Deroghe. L'apertura dei saldi invernali presuppone due giornate di deroga all'obbligo di chiusura festiva dei negozi. Dunque, secondo una ordinanza diffusa ancora a novembre dall'assessore al Commercio Carla Rey, oggi e domenica prossima le attività commerciali potranno tenere le serrande alzate, così da accogliere i clienti che nel primo weekend di sconti sono spesso numerosissimi.
Consigli. L'Adico di Venezia ricorda ai consumatori le principali regole per non incappare in brutte sorprese. «Anzitutto - ricorda il presidente dell'associazione, Carlo Garofolini - bisogna essere molto accorti quando si promettono liquidazioni fino a esaurimento. Poi è necessario scegliere punti vendita che normalmente garantiscono prodotti di qualità e confrontare il prezzo del prodotto scelto prima e dopo l'avvio della campagna dei saldi. Molto importante verificare bene il prodotto che viene posto in vetrina e quello che viene offerto in negozio. È meglio diffidare delle offerte similari a prodotti di marca e conservare sempre lo scontrino fiscale per far rispettare il diritto di cambio del prodotto se difettoso entro 8 giorni dall'acquisto. Controllate etichetta e misure per essere sicuri di comprare il prodotto scelto e confrontate più offerte. Diffidare degli sconti superiori al 50%».
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