Conto alla rovescia per i saldi, ma gli sconti sono già cominciati
Alla cassa nei negozi di Mestre si può già avere un bel risparmio. L'oggetto del desiderio sono le scarpe, ma in svendita finiscono anche i cibi natalizi. Cotechini, spumante e pandoro con ribassi fino al 30 per cento
Gianluca Codognato
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MESTRE. Partenza ufficiale giovedì 6 gennaio, ma i saldi invernali di fatto sono già cominciati. Con il più classico degli escamotage: lo sconto direttamente alla cassa. A Mestre e nei comuni limitrofi - rivela un'indagine dell'Adico provinciale - più di un negozio su due propone ai propri clienti il saldo dentro al negozio.
«Abbiamo visitato 20 attività d'abbigliamento e di calzature _ spiega Carlo Garofolini, presidente dell'associazione dei consumatori _ Undici ci hanno proposto lo sconto al momento del pagamento». Gli sconti alla cassa, comunque, non sono illegali a meno che non vengano pubblicizzati.
Fra i commercianti c'è fermento, dopo un Natale non esaltante a livello di volume d'affari. Per i saldi invernali sono state definite due deroghe all'obbligo di chiusura festiva. A Mestre, dunque, i negozi resteranno aperti sia giovedì 6 che domenica 9. Le prime due settimane, come sempre, saranno quelle più importanti per il commercio, anche se i saldi invernali andranno avanti fino al 28 febbraio.
Per quanto riguarda l'indagine dell'Adico provinciale, si conferma il trend degli anni passati. «A Mestre i saldi mascherati da promozioni, liquidazioni, svendite non ci sono quasi più _ racconta Garofolini _ Però almeno un negozio su due offre ai clienti la possibilità dello sconto alla cassa. Anche questa può essere definita concorrenza sleale, anche se è molto meno impattante del saldo mascherato».
Michele Lacchin, vicedirettore della Confesercenti provinciale, ricorda le regole che stanno alla base degli sconti codificati per legge. «I commercianti _ spiega _ hanno la facoltà di fare sconti quando vogliono, ma non possono pubblicizzarli un mese prima dei saldi e il motivo è semplice: il consumatore deve avere la certezza del costo dell'articolo, così da valutare al meglio di quanto si è abbassato il prezzo al momento della partenza dei saldi».
Giovedì e domenica, dunque, i negozi e i centri commerciali resteranno aperti. In cima ai desideri dei consumatori ci sono le scarpe, che prima di Natale hanno prezzi spesso proibitivi; ma in saldo vanno anche i cibi natalizi: in questi giorni si arriva al 30 per cento su cotechini, pandori, panettoni, torroni, frutta secca, lenticchie, spumanti.
«Abbiamo visitato 20 attività d'abbigliamento e di calzature _ spiega Carlo Garofolini, presidente dell'associazione dei consumatori _ Undici ci hanno proposto lo sconto al momento del pagamento». Gli sconti alla cassa, comunque, non sono illegali a meno che non vengano pubblicizzati.
Fra i commercianti c'è fermento, dopo un Natale non esaltante a livello di volume d'affari. Per i saldi invernali sono state definite due deroghe all'obbligo di chiusura festiva. A Mestre, dunque, i negozi resteranno aperti sia giovedì 6 che domenica 9. Le prime due settimane, come sempre, saranno quelle più importanti per il commercio, anche se i saldi invernali andranno avanti fino al 28 febbraio.
Per quanto riguarda l'indagine dell'Adico provinciale, si conferma il trend degli anni passati. «A Mestre i saldi mascherati da promozioni, liquidazioni, svendite non ci sono quasi più _ racconta Garofolini _ Però almeno un negozio su due offre ai clienti la possibilità dello sconto alla cassa. Anche questa può essere definita concorrenza sleale, anche se è molto meno impattante del saldo mascherato».
Michele Lacchin, vicedirettore della Confesercenti provinciale, ricorda le regole che stanno alla base degli sconti codificati per legge. «I commercianti _ spiega _ hanno la facoltà di fare sconti quando vogliono, ma non possono pubblicizzarli un mese prima dei saldi e il motivo è semplice: il consumatore deve avere la certezza del costo dell'articolo, così da valutare al meglio di quanto si è abbassato il prezzo al momento della partenza dei saldi».
Giovedì e domenica, dunque, i negozi e i centri commerciali resteranno aperti. In cima ai desideri dei consumatori ci sono le scarpe, che prima di Natale hanno prezzi spesso proibitivi; ma in saldo vanno anche i cibi natalizi: in questi giorni si arriva al 30 per cento su cotechini, pandori, panettoni, torroni, frutta secca, lenticchie, spumanti.
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