Da tutto il mondo, una sola passione
America o Australia non importa, la bandiera comune è la musica

“Even flow”. Un flusso costante, come nel titolo della loro canzone. Il popolo dei Pearl Jam si è mobilitato in massa e a Padova sono arrivati fan da ogni parte del mondo per il concerto dell’estate. Fin dal primo pomeriggio, lo stadio Euganeo è stato preso d’assalto; lunghe code attorno alla zona e dalle 16 i cancelli sono stati aperti. Inevitabile passare attraverso i controlli del metal detector; il sole però non picchiava e la temperatura era accettabile. L’attesa è stata lunga, ma senza particolari disagi.
«Ci siamo fatti un regalo, comprando i biglietti a Natale» raccontano Luca e Luisa, di Brescia. Alcuni si sono sobbarcati lunghi viaggi, come un gruppetto di ragazzi di Montecassiano (Macerata). Niente però in confronto a Roland e Ildika, una coppia di ungheresi, che è venuta apposta da Budapest: «Speriamo che Vedder ce la faccia a cantare», dice Roland. «Siamo arrivati venerdì: Padova è una città meravigliosa». Dalle coppie ai gruppi organizzati. Tra i tanti pullman, 13 solo dalla Croazia.
I Pearl Jam sono un fenomeno di culto grunge e post-grunge conosciuto in tutto il mondo. È bastato poco perché Padova diventasse per un giorno la meta preferita di moltissimi stranieri. L’australiano Jason Milsome, fan della prima ora dei Pearl Jam, è arrivato assieme ad alcuni amici: «Siamo venuti anche per ritrovare amici canadesi, americani, polacchi. Andiamo ad assistere ai concerti della band in tutto il mondo. E ci si ritrova, come a un appuntamento fisso».
C’è anche Jeanne che viene da Seattle, come la band: lavora per Google, e non ha disdegnato una capatina a Padova per ascoltarli. «Mi sono presa un weekend per venire al concerto» spiega. «Sono una fan dei Pearl Jam fin da quando avevo 13 anni. La mia canzone preferita è “State of love and trust”, colonna sonora del film “Singles”. A Padova ho alloggiato in un bed and breakfast, ripartirò subito dopo lo spettacolo».
Anche il brasiliano Samuel ha preso un aereo dall’altra parte del mondo per gustarsi la tappa padovana della band, e non solo: «Questo è il mio settimo concerto dei Pearl Jam. Sono stato a vederli anche a Milano e adesso dopo Padova li seguirò anche a Roma. Dopodiché volerò in Russia, per il campionato del mondo di calcio a tifare il mio Brasile». (m.r.)
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