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Dal cinema al romanzo: Segre racconta la vita

Sabato alla MarcoPolo “La terra scivola” del regista veneziano

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VENEZIA. Una storia delicata e intrigante ambientata a Roma, nel quartiere multietnico di Tor Pignattara, quella de “La terra scivola”, il primo romanzo del regista veneziano Andrea Segre che sarà presentato domani, sabato 28 aprile alle 20 alla Libreria MarcoPolo della Giudecca.

“La terra scivola” (Marsilio Editore) è un affresco corale che parte dall’aprirsi improvviso – molto d’attualità – di una voragine, proprio di fronte al condominio in cui abitano Francesca e Yasmine.

Come si legge in una nota, «Francesca viene da Padova e occupa l’appartamento di sua zia Ada, che sta male ed è in ospedale: è scesa a Roma per poterla finalmente conoscere, prima che sia troppo tardi. Yasmine, moglie e madre, è arrivata anni prima dal Bangladesh. Le due si incontrano, si parlano, diventano amiche. Il grande buco intanto rimane lì, sotto la loro casa. Gli abitanti del quartiere ci guardano dentro, cauti: ma che cosa ci sia sotto, ma dove porti, non si capisce. All’inferno? Dall’altra parte del pianeta? Francesca e Yasmine provano a capirlo insieme. Nella vita di entrambe ci sono dei vuoti, delle mancanze, dei buchi. Qualcosa si svelerà, non tutto. Anche la voragine là fuori, in strada, non racconterà tutti i suoi segreti. Ma le vite troveranno un nuovo e un ulteriore senso.



Con una voce affettuosa e coinvolgente, Andrea Segre racconta una storia delicata e difficile.

L’intero quartiere di Torpignattara, una folla di personaggi che provengono da tutto il mondo, e tutto il mondo ricreano a Torpignattara, è convocato: quasi come un coro, infimo e sradicato, ma dal canto potente.

Andrea Segre, nato a Dolo nel 1976, regista di film e documentari per il cinema e la televisione, è anche dottore di ricerca in Sociologia della comunicazione. Da più di dieci anni presta particolare attenzione al tema delle migrazioni ed è socio fondatore di ZaLab.

Oltre a numerosi documentari, ha diretto tre lungometraggi, tutti prodotti da Jolefilm: “Io sono Li” (candidato a quattro David di Donatello, vincitore di decine di premi internazionali, tra cui il Premio Lux del Parlamento europeo, e distribuito in oltre 45 paesi), “La prima neve” (sezione Orizzonti della 70a Mostra internazionale del cinema di Venezia e vincitore del Festival di Annecy) e “L’ordine delle cose” (selezione ufficiale della 74a Mostra internazionale del cinema di Venezia). Nel 2015, per Marsilio, ha pubblicato il libro “FuoriRotta”. Da quattordici anni vive a Roma, tra Torpignattara e Piazza Vittorio.

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