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Capgemini: se la banca diventa un social network

Capgemini: se la banca diventa un social network
Data-driven, personalizzabili, aperti all’integrazione e sul cloud: il futuro dei servizi bancari per Capgemini: “La diffusione del fintech ha modificato le aspettative”
2 minuti di lettura

Monia Ferrari, Financial Services Director di Capgemini in Italia sarà all'ITWeek il 30 settembre nella sessione Tech4Italy, alle 12:15 in Sala Fucine.

La trasformazione digitale non è solo un'evoluzione dei processi e del modo in cui ci approcciamo alle azioni quotidiane. È anche, quando funziona, un cambiamento delle abitudini, delle aspettative. Nel suo World Retail Banking Report 2022, il Capgemini Research Institute racconta come la diffusione del Fintech abbia modificato alla radice le attese dei consumatori anche rispetto ai servizi bancari. Quasi 8 su 10, infatti, si dicono attratti da esperienze di utilizzo intuitive, facili e disponibili in qualunque momento, su qualsiasi dispositivo.
L'emergere di competitor sempre più agili e veloci ha reso ancora di più la trasformazione digitale un passo fondamentale per il comparto bancario. Un settore che, oggi, è chiamato alla sfida di tenere il passo e sincronizzare le priorità strategiche con le richieste di personalizzazione e convenienza degli utenti. Si tratta di una consapevolezza molto diffusa anche all'interno del top management. Ancora secondo il World Retail Banking Report 2022, oltre il 70% dei dirigenti bancari sostiene che le banche tradizionali non dispongano di adeguate capacità di analisi dei dati, alla base di qualunque sforzo in direzione di una personalizzazione e digitalizzazione dell'esperienza bancaria. E dire che, già oggi, gli istituti di credito sono una miniera di informazioni, perché dispongono di una quantità importante di dati. Dati che, tuttavia, non vengono sfruttati efficacemente, soprattutto a causa di architetture informatiche che non permettono l'integrazione delle informazioni raccolte e impediscono alle banche di diventare aziende data-driven.
L'analisi dei dati, tuttavia, è fondamentale per raggiungere l'obiettivo di un modello di business "banking-as-a-lifestyle": un sistema, in altre parole, che impari a riconoscere le esigenze del cliente e gli proponga delle soluzioni, delle esperienze adatte ai suoi interessi e necessità.
Possiamo immaginarlo come una sorta di social network dei servizi bancari, in grado di proporre, sulla base delle preferenze e delle abitudini dell'utente, una combinazione curata e personalizzata di prodotti, interazioni e servizi.
Un primo e importante passo per raggiungere questo obiettivo è la trasformazione degli attuali sistemi di core banking, ovvero quelle operazioni tipiche del business bancario, che tutti gli utenti conoscono e utilizzano.
In questo contesto, un modello importante è quello proposto da Capgemini e Bnl Bnp Paribas, protagoniste di una partnership unica nel panorama italiano. L'accordo permetterà all'istituto di credito di intraprendere un percorso per la creazione di una piattaforma modulare di servizi di core banking all'avanguardia, basata sul cloud, aperta a future integrazioni con piattaforme di open banking. In sostanza, Capgemini ha preso in outsourcing la gestione attuale del core banking di Bnl, avviando un percorso di trasformazione delle applicazioni business critical: l'obiettivo è ridurre il time to market e aumentare la personalizzazione dei servizi.

Monia Ferrari, Financial Services Director di Capgemini in Italia.
Monia Ferrari, Financial Services Director di Capgemini in Italia. 

"Questa partnership - spiega Monia Ferrari, Financial Services Director del Gruppo in Italia - permetterà alla banca di giocare un ruolo centrale e operare tramite gli standard tecnologici più alti, abilitandola a un'offerta all'altezza delle nuove esigenze della clientela".
Nel dettaglio, a partire da fine marzo 2022, circa 250 professionisti di Bnl Bnp Paribas sono entrati a far parte del Gruppo Capgemini, dove continuano a occuparsi di tutte le attività legate alla gestione dei servizi finanziari della banca.
Il mix tra le conoscenze dei professionisti di Bnl e le competenze già presenti in Capgemini, che da anni investe sui sistemi core e vanta un elevato numero di professionisti specializzati sui vari ambiti funzionali di core banking, rappresenta, nelle intenzioni delle due aziende, un importante passo in avanti in direzione della trasformazione digitale del cuore della banca.
"In Capgemini - conclude Ferrari - siamo convinti che le banche che vogliono adottare un core banking moderno e basato sul cliente debbano allineare i propri investimenti in information technology alle priorità strategiche e adattarsi costantemente all'evoluzione dei temi regolamentari, della tecnologia, dei clienti e della concorrenza".