Sinora c’erano solo due modi per utilizzare la VPN di Google, cioè per usufruire della protezione supplementare offerta da una Virtual private Network (cos’è?) quando si naviga online, sia dallo smartphone sia dal computer.
Per averla si doveva possedere un Pixel 7 o 7 Pro oppure era necessario attivare il piano da 9,99 euro al mese di Google One, il servizio di archiviazione nel cloud proposto da Big G in tagli da 100 o 200 GB oppure 2 TB.
Disponibile anche in Italia il tracciamento dei pacchi con Gmail: come attivarlo e come funziona
La VPN a partire da 2 euro al mese
Adesso non è più così, perché l’azienda ha annunciato che per 22 Paesi nel mondo (c’è anche l’Italia) l’accesso alla VPN sarà possibile per tutti gli iscritti a Google One, compresi quelli che hanno il piano Basic da 1,99 euro al mese.
La VPN (qui ci sono tutti i dettagli sul funzionamento) è disponibile su dispositivi Android, iOS, Windows e Mac e anche può essere condivisa “con un massimo di 5 persone se si condivide con loro il proprio piano Google One”, così da “estendere la protezione al proprio gruppo familiare”.
Come attivare la VPN di Google
Al momento in cui scriviamo, la pagina italiana dedicata al servizio (che è questa) non riflette ancora questo cambiamento, ma si tratta probabilmente solo di questione di tempo: una volta aggiornata, sarà sufficiente fare log-in con le proprie credenziali, scegliere il piano desiderato, un metodo di pagamento e procedere con l’attivazione.
Sullo smartphone, che è forse il dispositivo su cui una VPN è più utile, la sua attivazione passa dall’app Google One (questa è quella per Android): da qui la si può accendere o spegnere, cosa che si può fare più rapidamente anche dal menu delle notifiche e delle impostazioni rapide. Il nostro consiglio è comunque di lasciarla sempre in funzione, eventualmente consentendo a singole app di scavalcarla, se dovessero sorgere problemi di connessione: noi abbiamo comunque provato con quelle principali dedicate allo streaming e tutto è filato liscio.
L’altra novità: che cos’è il Report del Dark Web
Un’altra funzionalità interessante introdotta da Google è il il Report del Dark Web, che nelle intenzioni dovrebbe aiutare a “scansionare il Dark Web alla ricerca delle vostre informazioni personali, come nome, indirizzo di casa, indirizzo mail, numero di telefono e codice fiscale”, e “vi avviserà se sono state trovate”.
Come si capisce, l’idea è quella di tenere monitorata la Rete alla ricerca di eventuali dati privati che potrebbero essere stati catturati durante qualche attacco informatico: “Quando si attiva il Report del Dark Web, si forniscono e si selezionano le informazioni che si desidera tenere sotto controllo nel proprio profilo di monitoraggio - hanno spiegato ancora da Google - Se vengono trovate informazioni corrispondenti nel Dark Web, informeremo l’utente e forniremo indicazioni su come proteggere tali informazioni”.