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Inflazione ed energia, boom delle app salva-portafogli: ecco quelle per risparmiare e per guadagnare

Inflazione ed energia, boom delle app salva-portafogli: ecco quelle per risparmiare e per guadagnare
Dal boom di Vinted alla crescita costante di TooGoodToGo fino alle novità per condividere l’auto: prezzi e costi salgono e l’app economy dà una mano al bilancio famigliare
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Il boom di Vinted è sotto gli occhi di tutti: un prodotto in buone condizioni, di un brand mediamente noto e apprezzato, si vende in poche ore se non in pochi minuti. Consentendoci di ricavare qualche soldo da abiti e accessori (ma non solo, ci si trova di tutto, dai giochi da tavolo all’elettronica) che avremmo regalato o, peggio, buttato. Non si diventa ricchi, e anzi spesso i prezzi sono ridicoli, ma è il meccanismo che conta. TooGoodToGo è invece una vecchia conoscenza del risparmio sugli alimentari, per certi versi apripista del fenomeno: da tre anni in Italia, consente di acquistare a prezzi molto bassi (3,99 o 4,99 euro) delle “box” di fine giornata da rosticcerie, tavole calde, forni, supermercati e ristoranti. Quel che c’è c’è, e la scelta non include spesso i prodotti più ghiotti o di punta, ma per quantità a volte basta e avanza per due nuclei famigliari.

Scende la capacità di spesa degli italiani: 470 euro in meno nel secondo semestre

Meno soldi in tasca, o meglio meno potere d'acquisto: l'aumento dei prezzi e il caro energia nell'ultimo semestre dell'anno taglierà di 12,1 miliardi, in media di 470 euro, la capacità di fare spesa delle famiglie italiane. Dunque, e inevitabilmente, si intaccano i risparmi e al contempo si cerca di spendere di meno. D’altronde i primi soldi guadagnati sono proprio quelli risparmiati. Lo si fa anche guardando alle opportunità offerte dall’app economy. Da un lato con le piattaforme per risparmiare, dall’altra per ricavare qualche soldo (spesso le due categorie, come nel caso della lituana Vinted, coincidono). Vediamone alcune.

 

Le app per risparmiare

Sul lato del risparmio, il caso emblematico è TooGoodToGo guidata in Italia da Eugenio Sapora: da pochi mesi ha perfino introdotto l’etichetta consapevole per capire quali prodotti inseriti in speciali “box dispensa” - e sono molti - siano spesso sono buoni per il consumo anche oltre la data di scadenza consigliata. Solo a settembre sono circa 500mila i pasti salvati dal macero, contro i 350mila di media. La crescita di 6mila utenti al giorno, che si registra nelle ultime sei settimane, raddoppia il dato di luglio che ne vedeva solo 3mila. Ci sono poi EcoFood Prime per ricevere le offerte dai punti vendita più vicini vicini alla scadenza, in eccedenza o con difetti estetici, o Last Minute sotto casa che segue la stessa logica e che sta modificando il suo modello, tagliandolo sugli sprechi della grande distribuzione. Altre sigle sono BestBefore o Phenix, sempre con gli stessi principi: prodotti e negozi vengono incrociati per consentire all’utente di assicurarsi (nel primo caso solo online) una spesa a prezzi ridotti.

Sono state lanciate da poco alcune app che puntano invece ad abbattere una voce fra le più alte dei costi del bilancio famigliare: quella delle automobili. E il caso di Auting - al momento 40mila utenti anche se stando ai giudizi mantiene ancora moltissimi problemi sia di usabilità che di individuazione dei veicoli - o Volvero, fondata da Marco Filippi ormai due anni fa. Che in qualche modo provano a far rientrare dalla finestra il modello di Uber Pop dichiarato qualche anno fa illegale da diversi tribunali ma senza l’autista: è il solo veicolo a essere condiviso fra privati. Cosa che si può ovviamente fare liberamente ma sulla quale qualche riflessione è opportuna: se raggiungesse dimensioni importanti le compagnie assicurative si farebbero senz’altro sentire. Volvero, per esempio, è un'app di condivisione della guida che connette proprietari di veicoli e conducenti: permette a chi possiede un’auto di impostare le condizioni di condivisione, come tempo, distanza, prezzo e accettare o rifiutare la richiesta dei conducenti. I conducenti possono filtrare veicoli e modalità di condivisione più adatti alle loro esigenze. Con l'aiuto dell'IA e delle tecnologie avanzate, Volvero dice di garantire la massima sicurezza e trasparenza di informazioni e - guarda caso - un'assicurazione integrata.

 

Le app per guadagnare

Vinted, come d’altronde la Depop di Simon Beckermann (con sede a Londra e cuore milanese), la spagnola Wallapop arrivata in Italia proprio un anno fa o Subito, possono come detto rientrare sia nella categoria delle app per risparmiare che - forse in misura maggiore - in quella degli strumenti per monetizzare ciò che abbiamo in casa, dai regali sgraditi al capo in ottimo stato ma indossato pochissimo fino alla sdraietta per il bebè, anch’essa adoperata magari giusto un paio di mesi.

Su questo non esistono dati, non sappiamo cioè se siano di più gli utenti che acquistano o vendono: si tratta d’altronde di comunità in cui le persone saltano di volta in volta da un lato all’altro della barricata. Talvolta acquirenti, spesso venditori, sempre alla ricerca dell’affare o almeno di un sensibile risparmio, al netto di quei negozi e attività che si sono trasferiti in blocco o che caricano parte dei loro prodotti - anche nuovi - su queste app, forzandone l’uso e snaturandone in parte la filosofia di fondo. Oltre al solito eBay, che rimane un riferimento formidabile soprattutto per l’elettronica e i ricambi auto, ci sono poi altre applicazioni dove poter valorizzare gli oggetti più particolari: si tratta per esempio di Catawiki, sito di aste (che spesso raggiungono livelli davvero importanti, dai gioielli alle monete antiche fino ai cimeli sportivi) dove poter far valutare il proprio oggetto dimenticato in una cassapanca e che magari, in un certo giro di collezionisti, ha una valutazione interessante. Chissà che quell’autografo sbiadito, una volta certificato, non ci frutti un inaspettato tesoretto.