Uber si allea con la Nasa e mette le ali. Nasce UberAir
Jaime D'Alessandro
Il servizio per il trasporto urbano con droni sarà attivo dal 2020 a Dallas e Los Angeles. Permetterà di viaggiare fra hub cittadini, gli Skyports. Stanno sviluppando il velivolo, droni con motore elettrici multipli per ogni rotore
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LISBONA - Negli anni Settanta pensavano fossero dietro l'angolo. Ancor prima, agli inizi del Novecento, credevano che entro la fine del secolo le avremmo usate come dei taxi. Si sono sbagliati di poco: le macchine volanti arriveranno nel 2020. Uber, al Web Summit, ha presentato UberAir, servizio di trasporto aereo urbano che diverrà realtà a Dallas e Los Angeles. Grazie a un accordo con la Nasa, la compagnia americana intende aprire i collegamenti fra aeroporto e centro città grazie a una sorta di droni mossi da motori elettrici molto più silenziosi di un elicottero.
Jeff Holden, a capo del progetto, li chiama "electric vertical take-off and landing vehicles" (eVTOLs) e a suo parere sarebbero più silenziosi di un elicottero e molto più sicuri. “Metà della popolazione della Terra vive nelle città e la situazione non farà altro che peggiorare con le strade sempre più congestionate”, racconta Holden. La soluzione, secondo Uber, è nella guida autonoma sulle strade e nel trasporto via droni per le distanze lunghe e medie dentro le metropoli. Droni guidati da piloti, per ora, che hanno una velocità massima di 320 chilometri all’ora e sono in grado di trasportare passeggeri dall’aeroporto di Los Angeles a downtown in 27 minuti contro l’ora e venti necessaria usando un taxi tradizionale. La prospettiva è arrivare a pieno regime per i giochi olimpici di Los Angeles del 2028, avendo giù otto anni di servizio alle spalle collaudato sul campo.
UberAir: arriva il taxy-drone
Oltre all’accordo con la Nasa per il sistema di navigazione a bassa quota (Unmanned Traffic Management, Umt), l'azienda di San Francisco ha siglato un contratto con la Sandstone Properties per sviluppare i punti di atterraggio e decollo nella città, gli Skyport. Sandstone ha circa venti edifici in punti strategici dell'area di Los Angeles che entreranno a far parte dell'Uber Elevate Network.
Fantascienza, alla Blade Runner per l’esattezza. Ma con buona pace degli scettici, sembra proprio stia diventando scienza applicata. Del resto la corsa al trasporto aereo urbano non è iniziata oggi. C’è il progetto Vahana di Airbus, la Zee.Aero di Larry Page, il cofondatore di Google, le statunitensi Terrafugia e Moller, in Slovacchia la AeroMobil e in Giappone la Cartivator che vuole arrivare alla produzione per le Olimpiadi del 2020 di Tokyo. Mentre in Israele la Urban Aeronautics ha sviluppato droni per il trasporto di passeggeri. La Direzione generale per i trasporti della Commissione europea (Dg Move) considerava questa prospettiva del trasporto aereo fantasiosa. Lo disse a chiare lettere quando Airbus presentò le linee guida di Vahana. A quanto pare dovrà ricredersi.