Rugby. Una Coppa del Mondo versione Grande fratello E le Figi sorprendono battendo l’Australia, mentre l’Italia aspetta la rivelazione Uruguay a Nizza
Mercoledì 20 per gli Azzurri di Crowley c’è il secondo turno contro Los Teros capaci di far tremare la Francia. In caso di vittoria, primato inedito in classifica davanti a Francia (8 punti) e ad All Blacks (5)
di Fabrizio Zupo
Il padovano Ruzza svetta dalla maul azzurra durante il match contro la Namibia
Un evento polverizzato e moltiplicato in migliaia di “reel”, il Mondiale di rugby più social di sempre. Un’aria da Grande fratello pervade le venti squadre impegnate nella Coppa arrivata alla boa della prima decade della fase a gironi (dura un mese esatto, poi tre settimane di playoff): non c’è un momento attorno alle partite, agli allenamenti, al raduno in cui Tik Tok, Instagram ecc. non propongano un Siya Kolisi (capitano Springboks) improvvisare un ballo andando ad allenarsi, i figiani cantare la marsigliese guardando le Bleus in televisione, tutto è buono per un video da 30 secondi ad infittire l’offerta di un racconto poco inerente allo sport e molto di più alla comunicazione dell’evento.
Briciole mediatiche, schegge di emozioni. Ma tant’è questa è l’aria del tempo e il rugby non è esente. Registi, produttori e fruitori? Giocatori e tifosi in primis, sotto un esercito di addetti in forze alle Union delle Nazionali.
Il ritorno dei footballer
Novità del Mondiale? Intanto che le Summer Series di agosto sono state un po’ bugiarde rispetto ai primi risultati. Poi l’eterno ritorno di schemi “old fashion” rivisitati e soprattutto del gioco al piede nel cuore delle azioni, non solo relegato a calci piazzati e penaltouche. Ricordando che questo sport è il Football Rugby (una versione del calcio), piace vedere l’abilità in gioco aperto per un assist alle ali o per guadagnare una touche con un 50/22. Non palloni calciati altissimi, ma cross tesi e bassi, a scavalcare le difese, come quello di Beauden Barrett che ha spedito in meta Telea contro la Francia, quello “no look” di Libbok guardando a destra e via di tomaia a sinistra per imbeccare Arendse in Sud Africa-Scozia, quello di Kurusoli apertura delle Fiji ieri pomeriggio che ha mandato in meta Tuisova contro l’Australia. Per non parlare dell’uruguaiano Etcheverry che ha smarcato, sorprendendo la difesa Bleus, Freitas sulla fascia che quasi da centravanti ha guadagnato metri di coscia prima di raccogliere l’ovale e segnare.
Emozione Figi
Figi e Uruguay sono le squadre che hanno impressionato di più sinora. Con l’acuto di ieri a Saint-Etienne: la vittoria delle Figi sull’Australia (22-15) dopo 69 anni. I Flying Fijans, due ori olimpici nel “7”, hanno perso l’aria naïve delle nazionali pacifiche, serbatoi di talenti per le potenze del rugby (7 ieri con l’Australia). Contro il Galles, hanno fallito la vittoria al fischio della sirena quando (sul 36-32) a Semi Radrada (iniziò a giocare a rugby in cambio di un posto da minatore d’oro) è caduto di mano l’ovale a un niente dalla meta. Con il gallese Liam Williams a consolarlo e suo padre a chiedere al paese di perdonare il figlio.

Mauvaka, tallonatore francese, tenta di controllare la palla circondato dai giocatori dell'Uruguay
La “garra” dell’Uruguay
L’Uruguay, Los Teros (le pavoncelle), prossimo avversario dell’Italia a Nizza (mercoledì 20, ore 17.45) si esalta ai mondiali (nel 2019 in Giappone battè per la prima volta le Fiji 30-27) grazie alla mitica“garra” agonistica. Ma negli ultimi mesi ha battuto di un punto il Cile, perso e vinto con la Romania, ko con la Georgia. Belle le due mete alla Francia (27-12 finale, niente bonus per i bleus) pur in versione riserve, nate da azioni rotte. Ma poi in touche decisive in attacco ne ha perse 4 di fila. Los Teros sono un blocco del Peñarol più la legione straniera (fra Usa e Francia di varie serie). Confrontando la formazione schierata a Lille, rispetto a quelle di novembre ’21 a Padova (Italia A 31-13) e a Parma (Italia maggiore 17-10) 16 giocatori su 23 sono gli stessi. Fra i nuovi c’è il 32 enne Berchesi, il capitano Andres Vilaseca ( Usa e Peñarol), il 22 enne Bautista Basso e soprattutto il mediano di mischia Santiago Arata (Castres in Top 14). «Per noi è solo l’inizio» ha detto orgoglioso Vilaseca. Ma l’Italia dopo 10 giorni di riposo, non ha alibi deve vincere con il bonus. In classifica può trovarsi dopo due turni a 10 punti, con Francia ferma a 8 e All Blacks a 5.
Ecco la formazione dell’Italia annunciata da Kieran Crowley con 4 cambi rispetto al match con la Namibia:
Capuozzo; Pani, Brex, Paolo Garbisi, Ioane; Allan, Alessandro Garbisi; Lorenzo Cannone, Lamaro, Negri; Ruzza, Niccolò Cannone; Riccioni, Nicotera, Fischetti.
A disposizione: Bigi, Zani, Ceccarelli, Lamb, Zuliani, Pettinelli, Fusco, Odogwu.
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