Reyer senza scampo (76-93) a Riga contro il Prometey
La capolista domina tre periodi su quattro: si salvano Granger e Tessitori. Nei playoff gli orogranata partiranno da quinti o sesti
Michele Contessa
La Reyer si inabissa a Riga, tramortita dalla capolista Prometey, senza l'infortunato Kennedy, seduto in panca come Spissu. Gli ucraini infilano l'undicesima vittoria consecutiva, trascinati dal suo Clavell-Balvin, ancora una prestazione positiva di Tessitori, ma squadra troppo altalenante.
Playoff in salita, in trasferta, piazzamento legato al risultato di Bourg-en-Bresse a Lubiana. Sette secondi, e Bramos buca subito la retina del Prometey. E’ però un avvio soft della Reyer, due palle perse da Granger e Willis, ecco che gli ucraini sorpassano (9-5). Time-out di Spahija, che non sortisce effetti, doppia palla persa da parte di Bramos, ucraini che impongono un ritmo altissimo (17-5).
Parks è l’unico orogranata a destreggiarsi in attacco (19-10), Watt fa due falli in 2’51”, Willis non gira, Clavell piazza il 3+1 sul fallo di Parks (23-10). Venezia fatica a reagire (23-14), quando lo fa, subisce i 217 centimetri di Balvin (27-14). Ray fa rifiatare Granger, emblematica l’ultima azione della frazione con Lypovyy che ruba il pallone a Willis (33-18).
Secondo quarto, la Reyer cambia volto con il secondo quintetto sul parquet (Ray 29' sul parquet, De Nicolao, Moraschini, Brooks, Tessitori). La risalita inizia in difesa (concessi solo 13 punti agli ucraini), la “carica” la suona Tessitori (9 punti), una presenza quasi invalicabile, anche per il gigantesco Balvin (35-25). Agada (11 punti) continua il suo show, poi all’improvviso il numero 8 biancorosso fa ritorno zoppicando in panchina e poi direttamente nello spogliatoio a 3’51” dalla fine (40-29).
Il Prometey accusa il colpo, ritorna Granger e piazza subito la tripla (40-32), ripetendosi nell’azione successiva (42-35), ma è Tessitori a riportare a galla la Reyer (46-41) con Granger (12 punti) a firmare addirittura il -3 in contropiede sulla sirena (46-43). La Reyer ritorna fuori dal match, domina a rimbalzo, ma incassa le triple del Prometey con Tkachenko (53-47) e Stephens (59-52), oltre ai tre tiri liberi “regalati” da Ray a Clavell che sale in cattedra al posto di Agada (63-54).
Il ritorno di Willis e Watt non sortisce gli effetti positivi auspicati da Spahija, Venezia si disunisce nuovamente in attacco, tra palle perse e falli, il Prometey rialza la testa con gli esterni a imperversare, soprattutto Clavell e Sydorov. Reyer che sprofonda a -16 (71-55), rientra con Watt e Willis (71-61), ma poi Parks “regala” il 2+1 a Clavell (74-61), Venezia incassa 28 punti (a 18) nel terzo periodo.
Watt non gira, Willis nemmeno, ucraini che volano a +18 (81-63) con l’imprendibile Clavell, che chiuderà con 25 punti. Il ritorno di Brooks e Tessitori (17 punti) ridanno linfa alla Reyer che a 4’ dall’ultima sirena si riporta a -11 (83-72) con il 2+1 di Parks. Sempre Clavell dall’arco affonda gli ultimi sospiri orogranata, poi tocca a Balvin entrare come una lama nel burro della difesa veneziana (90-74). Cala il sipario alla Riga Arena.
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