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Testata-gol di Carboni al 91’: il Venezia vince 1-0 ad Ascoli

Successo fondamentale in chiave salvezza. Vanoli osa nella ripresa inserendo due attaccanti ed è premiato dalla prima rete in carriera dell’ex centrale del Cagliari

Alessandro Ragazzo
2 minuti di lettura

Tutto in un attimo: Carboni segna il suo primo gol in carriera in pieno recupero e regala tre punti d’oro al Venezia. Se gli arancioneroverdi dovessero rimanere in Serie B, annotarsi bene il numero 91 di Ascoli perché potrebbe essere decisivo per il campionato.

Meglio i marchigiani nel complesso nel primo tempo, nel secondo Vanoli fa capire chiaro e tondo che vuole vincere ed è premiato. Quante volte ha parlato di coraggio in queste settimane? Eccolo servito.

SPINTA MARCHIGIANA

 Parte meglio l’Ascoli, desideroso di mettere il Venezia alle corde e andare alla carica di una vittoria interna che manca da poco più di un mese. Gli allenatori si schierano come anticipato alla vigilia, un 3-4-1-2 per Breda dove Falzerano va a fare il trequartista, risponde Vanoli con un 3-5-2, con Ellertsson a rafforzare il centrocampo, Pierini e Pohjanpalo in attacco. L’inizio del Venezia è piuttosto “soft”, con il finnico che non riesce mai a essere servito a dovere, mentre sul fronte bianconero ma molto movimento l’ex Falzerano.

Siccome si fatica a entrare in area, i marchigiani provano la soluzione dalla distanza prima con Buchel poi, soprattutto, con Donati, che mette in mostra un Joronen in volo. L’occasione dà nuova linfa all’Ascoli ma non riesce mai a sfondare, Ceppitelli e compagni riescono ad arginare senza grossi problemi. Così si deve attendere appena dopo la mezzora per vedere il primo squillo arancioneroverde, con Buchel che rischia l’autogol su un’iniziativa di Ellertsson, disinnescata da Leali.

VANOLI OSA

Nella ripresa, il tecnico vuole dare una maggiore spinta offensiva alla squadra e si mette a sfidare Breda sul suo stesso terreno, svoltando sul 3-4-1-2: fuori l’esterno Candela, dentro Johnsen. Ne consegue che Pierini si mette alle spalle del nuovo tandem d’attacco Pohjanpalo-Johnsen e gli effetti paiono subito buoni; il finnico prima scheggia il palo dopo una girata, poi non riesce da sfruttare un’occasione a pochi passi dall’area.

Il Venezia è senza dubbio più offensivo ma siccome il pomeriggio di Pohjanpalo è un po’ così, Vanoli rida fiducia a Novakovich e nel ruolo di trequartista mette Cheryshev, per dare più qualità al reparto. Anche Breda fa qualche cambio, specie Dionisi per Forte e Giovane per Buchel ma l’Ascoli riesce a mettere insieme tre angoli consecutivi, creando qualche grattacapo lì dietro ma non di più.

Diverso, invece, quello che succede in area bianconera, quando Botteghin salva quasi sulla linea un colpo di testa di Novakovich: l’americano se lo sarebbe meritato dopo una settimana non facile per l’errore contro il Brescia.

SI VUOLE VINCERE

 Breda e Vanoli vogliono i tre punti e gli ultimi minuti lo testimoniano; prima una combinazione ex Venezia, Marsura-Caligara, rischia di far male agli arancioneroverdi e il palo su tiro di quest’ultimo salva Joronen, mentre Adjapong salva sulla linea di porta sul tiro di Johnsen ma l’azione sarebbe stata da cancellare per fuorigioco.

È buono, eccome se è buono, invece, il gol di Carboni (non si sa mai in tempo di Var e il Venezia ne sa qualcosa); c’è una punizione dalla trequarti sinistra battuta da Cheryshev, Carboni sbuca nel grappolo di uomini e di piatto fa secco Leali. Il tempo di capire che non ci saranno sorprese e il Venezia va a fare festa sotto la curva sotto gli oltre 100 tifosi al seguito. E la festa andrà avanti anche dopo il fischio finale.

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