In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Il Venezia risorge a Benevento con i nuovi, Pohjanpalo è una sentenza

Un’importante vittoria contro una diretta rivale per la salvezza. La squadra di Vanoli in vantaggio con Pierini dopo soli 3’, poi raggiunta a fine primo tempo da Tello

Alessandro Ragazzo
2 minuti di lettura

Se si ascolta il diesse Filippo Antonelli servono altre sette vittorie per la salvezza, se ci sente Vanoli, stavolta la formichina ha fatto il canguro con questo balzo del Venezia in quel di Benevento. La post-rivoluzione di gennaio porta in dote agli arancioneroverdi una fondamentale (e meritata) vittoria in uno scontro diretto.

Stavolta i fischi sono dei tifosi campani, con i 69 tifosi del Venezia a festeggiare dopo oltre 700 chilometri. Eroi di giornata sono Pierini e Pohjanpalo, alla nona rete stagionale. Che sia solo l’inizio della riscossa.

SCELTE E CAPITANO.

Spazio per diversi nuovi arrivi di gennaio. Oltre al rodato Jajalo, Vanoli getta nella mischia Hristov e Carboni, rivoluzionando per due terzi la difesa, mentre a centrocampo debutta Ellertsson. Sulle corsie, il tecnico sceglie Candela a destra e Zampano a sinistra, Pierini va a fare la seconda punta a fianco di Pohjanpalo. Il capitano dopo l’addio Ceccaroni? Sempre un difensore: Ceppitelli.

A TUTTO GAS.

Il Venezia parte forte, talmente forte da andare subito in rete con una punizione dalla distanza di Pierini dove Paleari ha delle colpe. Per i sanniti è un duro colpo, gli arancioneroverdi sono ben messi in campo, tanto da rendere difficile la costruzione di gioco dei campani.

Entrambe sono con il 3-5-2 ma gli arancioneroverdi pressano molto, Schiattarella, Acampora, Jureskin faticano a far girare il pallone e Pettinari si trova spesso solo lì davanti. Jajalo dirige le operazioni con una grande maestria, in perfetto stile direttore d’orchestra sul podio. Attimi di apprensione appena dopo la metà del primo tempo per un contrasto aereo fra Hristov e La Gumina e si vede del sangue ma riprendono.

Il Venezia continua a essere pericoloso quando viene avanti e farebbe pure il raddoppio con Pohjanpalo se Zampano (dopo una grande azione) non crossasse con la palla già fuori.

FINALE SANNITA.

Il Benevento prova a riemergere dopo un primo tempo sonnacchioso, con Joronen spettatore aggiunto. Così prima Pettinari colpisce il palo sfruttando una indecisione tra Hristov e Candela, mentre Ceppitelli non lascia la palla al portiere in uscita e di testa mette in angolo.

Siamo nel recupero e da azione angolo, Tello infila Joronen da pochi passi; un gol evitabile e quando si dice che i dettagli fanno la differenza, ecco i dettagli…

ANCORA IL VENTO DEL NORD

Chi si aspetta un Benevento arrembante resta deluso; si prosegue con una gara equilibrata, dove i portieri hanno poco o nulla da fare. Però il Venezia dà quasi l’impressione di essere lì dormiente ma con l’occhio vigile; così Candela scende sulla destra, mette in mezzo dove Pohjanpalo in spaccata mette in fondo al sacco. Si torna avanti con il finnico, il Benevento è un pugile suonato ma prima lo stesso Joel e poi Candela non riescono a mandarlo al tappeto.

Come successo nel primo tempo, complice l’acqua alla gola, i sanniti danno il loro meglio nelle ultime battute; il Venezia si chiude a riccio, a Viviani (spinge a terra Johnsen) saltano i nervi e viene cacciato e si torna a casa con tre punti d’oro.

I commenti dei lettori