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Sfatato il tabù Penzo, il Venezia batte (2-1) la Ternana e conquista la prima vittoria in casa

Pohjanpalo (doppietta) è ancora decisivo, poi blinda il successo Bertinato con quattro interventi prodigiosi. Per i rossoverdi cucchiaio di Faletti dagli 11 metri

Alessandro Ragazzo
2 minuti di lettura

Finalmente. Si può dire davvero finalmente. Perché il Venezia riesce a vincere la prima partita in casa in questa stagione in Serie B e la seconda del 2022 dopo quella contro il Bologna nella massima serie. Tre punti fondamentali che danno continuità al successo di Palermo e gli eroi di giornata sono Pohjanpalo, autore di una doppietta, e il portiere Bertinato, che ha parato di tutto e di più. Successo di vitale importanza.

SOLITO SPRINT. Vanoli riconferma dieci undicesimi iniziali di Palermo, con in porta Bertinato al posto di Joronen, mentre il ritrovato Aurelio Andreazzoli deve rinunciare a tutto l’attacco e piazza Di Tacchio dietro a Partipilo e Pettinari. Una delle certezze di questo Venezia casalingo è partire subito con il piede sull’acceleratore; magari stavolta non è più veemente come in precedenza ma è più efficace.

 Così Pohjanpalo timbra il cartellino per la quarta volta, la terza consecutiva, dopo aver tirato prima verso Iannarilli ma sulla respinta del portiere umbro, il finnico lo infila con un rasoterra in mezzo alle gambe. Soliti secondi di suspence per capire se al Var tutto è regolare (la Ternana reclama un controllo di mano di Candela) è l’arbitro Camplone assegna il vantaggio.

RITORNO UMBRO. La Ternana manovra di più, il Venezia ha almeno un paio di occasioni in contropiede ma non finalizza e arriva il pari ospite su rigore, dopo un fallo di mano di Crnigoj valutato al Var da Camplone: Falletti fa cucchiaio e 1-1. Il Venezia pare stordito e deve subire due palle gol in un amen e Bertinato, dopo aver sbagliato l’uscita, salva due volte su Pettinari.

Si rischia ancora dietro, la Ternana sente gli arancioneroverdi in pugno, Bertinato ci mette in piede sul diagonale di Partipilo, mentre Andreazzoli è furente per una tirata di maglia di Ceppitelli su Partipilo in area veneziana non punita. Punisce, invece, Pohjanpalo, che concretizza da pochi passi un cioccolatino servito da Johnsen.

EQUILIBRIO Gli umbri devono rimontare ma nelle fasi iniziali della ripresa non hanno quel trasporto prima dell’intervallo. Ci vuole una scossa di Falletti per far tremare la retroguardia veneziana, Bertinato è incerto su una palla e poi, di riffa e di raffa, la diesa libera. Non si sta vedendo il Venezia brillante di Palermo, quello che tiene in mano il pallino del gioco ma c’è in campo, quando può punge.

Bertinato si conferma uomo serio e affidabile, quando compie una paratona bassa su una botta di Agazzi: dalla tribuna già si pensava al pareggio.

La Ternana continua a creare, arriva con frequenza in area avversaria e un altro brivido sulla schiena dei tifosi del Venezia, oltre a quelli di freddo, arriva da un colpo di testa ravvicinato di Partipilo appena alto. Dicevamo di un Venezia che quando va in attacco qualcosa sempre combina e Busio sfiora l’eurogol con un tiro al volo finito sulla traversa.

ULTIME CURVE. Le sostituzioni danno un volto diverso alla gara, perché Andreazzoli prova il tutto per tutto per raggiungere il 2-2, Vanoli spinge i suoi ragazzi a stringere i denti. Wisniewski avrebbe la possibilità di chiudere la gara ma spedisce in curva a pochi passi dalla porta.

Bertinato si conferma in un pomeriggio da incorniciare, andando a togliere due conclusioni all’angolino prima di Partipilo e poi Capanni. Si termina con il coro “Bertinato alé alé” della curva: se lo merita. Ma se lo merita il Venezia. 

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