Umana, tutto pronto per il mese “terribile” tra derby e Coppa Italia
Dal suo arrivo, il coach Mazzon ha cambiato il volto alla squadra «Il successo con Sassari? Preferivo una partita più semplice»
M. C.MESTRE
Qualificazione ai quarti di Eurocup, nove vittorie consecutive in campionato. Nonostante una stagione complicata dal grave infortunio in Supercoppa di Francesca Pan all’esonero di Massimo Romano, dal Covid di Yvonne Anderson a un roster risicato, il “faro” attorno al quale sta girando l’Umana è Andrea Mazzon. Neofita del basket femminile, ha cambiato volto all’Umana, uscita a testa alta anche in Eurolega nei confronti con Ekaterinburg e Usk Praga. Il successo di Sassari non è stato semplice, e non poteva esserlo perché il Banco di Sardegna aveva creato non pochi problemi anche alla Virtus Bologna al PalaSerradimigni, perché Lucas e Shepard costituiscono una coppia difficilmente neutralizzabile in fase offensiva, perché la “maratona” Venezia-Mosca-Parigi-Montpellier-Parigi-Venezia non poteva non lasciare scorie nella testa e nelle gambe delle tricolori, perché Mazzon non ha potuto ruotare le sue quattro straniere in campionato non essendo disponibile Petronyte.
Anderson sarà anche stanca dopo gli impegni con la Serbia, ma la guardia orogranata ha piazzato contro Sassari una tripla doppia (17 punti, 10 rimbalzi, 13 assist). «Non è stata una partita facile», ha ammesso Andrea Mazzon, «abbiamo ribattuto colpo su colpo, soprattutto quando Sassari è scappata via, avendo un’ottima coppia di straniere, come Lucas e Shepard, è una squadra che gioca bene e che aveva messo in difficoltà anche la Segafredo Bologna sul suo campo». Un altro dispendio di energie non indifferente dopo quelle profuse contro Mba Mosca e Montpellier. «È logico che avrei preferito una partita più semplice per recuperare energie, ma non ci siamo riusciti, anche se ci abbiamo provato. La mia squadra ha dato ottime risposte nei momenti in cui il Banco di Sardegna ha operato qualche allungo con una buona disposizione difensiva, un ottimo lavoro delle lunghe, in primis Bestagno. È molto importante che stiamo migliorando come numero di palle perse, soltanto tre nella prima parte della partita. È un passo in avanti molto importante. Sappiamo di non essere una squadra con alte percentuali nel tiro dal perimetro, è evidente, quindi in certi momenti dobbiamo capire di essere più rapidi nelle ripartenze, dopo aver conquistato un rimbalzo in difesa. Ci stiamo lavorando. È anche vero che giocare tante partite così ravvicinate non ci può portare sempre a correre come pazzi per 40’. Ottima risposta nella parte finale del terzo periodo che poi ci ha consentito di gestire senza patemi l’ultima parte dell’incontro». Mercoledì inizia un altro mese “terribile” per l’Umana con il derby al Taliercio contro la capolista Famila Schio, in calendario prima di Natale, poi domenica bis casalingo contro Costa Masnaga. Le sclendesi, qualificate per i quarti di finale di Eurolega dove affronterà Salamanca, si presenteranno come testa di serie alla Final Eight di Coppa Italia (24-27 marzo) a San Martino di Lupari. In proiezione quarti di finale di Eurocup, il lotto delle partecipanti sarà completato a metà settimana: dall’Eurolega sono scese TTT Riga, Umana Venezia, Girona e Landes, dal tabellone dell’Eurocup stessa si è già qualificata Valencia (detentrice del trofeo dopo il successo nella finale contro la Reyer), hanno posto una seria ipoteca Mersin e Bourges che si sono imposte in trasferta sui parquet di Prometey (86-67) e Olympiacos (73-60), mentre l’Asvel Lyon potrà contare sul fattore campo dopo il pareggio (66-66) con Lublino. —
M. C.
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