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basket eurocup: partita rinviata all’ora di pranzo

Casarin non perde le staffe «La Reyer voleva giocare»

Il presidente non è preoccupato delle minacce via social dei tifosi del Bursaspor «Ora ci interessa più che altro rientrare delle spese dei biglietti aerei»

Michele Contessa
2 minuti di lettura

MESTRE

Dopo due giorni e mezzo di ordinaria follia, uno spiraglio di sereno in mezzo alla tempesta di neve che ha paralizzato la Turchia. All’ora di pranzo, dopo che era stato cancellato anche il volo di ieri mattina da Venezia a Istanbul, Eurolegue Basketball ha ufficializzato che l’incontro tra Frutti Extra Bursaspor e Reyer Venezia veniva rinviato “a causa dell’impossibilità” della squadra orogranata “di raggiungere la città turca a causa delle avverse condizioni meteorologiche che la Turchia ha sperimentato da lunedì scorso”. Il buon senso, alla fine, ha prevalso anche se sarebbe stato sufficiente un pizzico di buona volontà in più da parte di Eurolegue Basketball fin da martedì, quando aveva stabilito il rinvio di Panathinaikos Atene-Zalgiris Kaunas in Eurolega per le condizioni meteorologiche più o meno analoghe alla Turchia in cui versano anche la Grecia e Atene. In Turchia non hanno preso bene la notizia del rinvio, a cominciare dal Bursaspor che ha tentato in tutti i modi che la partita venisse disputata ugualmente, per non parlare di alcuni tifosi via social arrivati anche a minacciare la Reyer.

Come cinque anni e mezzo fa quando la Reyer si presentò sul campo incandescente del Pinar Karsiyaka dopo la “rissa” della gara d’andata che vide protagonista soprattutto Tyrus McGee. «Abbiamo vissuto tre giorni molto complicati», ha sottolineato con il consueto garbo il presidente Federico Casarin, «ma alla fine, se Eurolegue Basketball ha deciso di rinviare la partita di Bursa, significa che le nostre argomentazioni erano più che valide, al di là di quanto viene detto o scritto in Turchia. Non sono stati comunque giorni semplici perché staff e squadra si sono trovati sballottati dall’aeroporto al palasport». Dalla Turchia sono arrivate le “accuse” che la Reyer avrebbe potuto trovare una soluzione alternativa per arrivare a Istanbul.

«Sapendo la complessità di questa trasferta, che comportava non soloun volo, ma poi un trasferimento in pullman di circa 3 ore e mezza in condizioni meteo normali, avevamo deciso di partire un giorno prima, proprio per precauzione. Credo che la dicitura “per forza maggiore” calzi perfettamente per fotografare la nostra impossibilità di andare in Turchia. Eravamo anche pronti a partire martedì sera, dormendo a Istanbul e raggiungendo il giorno successivo Bursa: volo cancellato. Eravamo anche pronti a partire ieri mattina, non sapendo come e quando saremmo arrivati a Bursa, ma martedì in tardissima serata ci è stato comunicato che anche il terzo volo era stato cancellato. La Reyer ha fatto tutto quello che poteva per arrivare a Istanbul, anche qualcosa in più, mettendoci a disposizione dell’Euroleague Basketball. Le minacce via social dei tifosi del Bursa? Siamo tranquilli, ci sarà qualche fischio, come era accaduto con il Pinar, ma sarà una partita di basket».

C’è anche un danno economico. «Vediamo se riusciremo a rientrare della spesa dei biglietti aerei». Probabile che le due partite contro Gran Canaria e Bursasport possano essere recuperate durante la sosta del campionato per la Final Eight di Coppa Italia. —



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