Coppa del mondo l’Italia del fioretto si ferma al 5º posto Splende Favaretto
In Polonia le ragazze stoppate ai quarti: delusione per il podio mancato Il bronzo della noalese nel singolo fa sperare: «Approccio giusto»
Laura Bergamin
LA SORPRESA
È stata Martina Favaretto la grande sorpresa della seconda gara di Coppa del mondo di fioretto femminile. C’è sempre una prima volta e a Poznan, in Polonia, è stata quella della fiorettista noalese che ha conquistato il suo primo podio di Coppa del mondo nel fioretto individuale. Un weekend davvero magico per Martina con un bronzo che la consacra nella grande scherma e che arriva un mese dopo l’oro ottenuto nella prova a squadre in Francia. E chissà se Martina non avesse trovato in semifinale una scatenata Alice Volpi, capace di fare l’en plein in queste prime due gare di Coppa del mondo, magari poteva arrivare anche l’argento. In ogni caso la sua è una medaglia pesantissima, che premia un’atleta che negli anni passati ha dominato le categorie giovanili, facendo ben sperare.
Favaretto, 20 anni di Noale, fa parte del gruppo delle Fiamme Oro ed è allenata dall’olimpionico Mauro Numa all’Antoniana Scherma di Padova. La schermitrice è cresciuta moltissimo in questo ultimo periodo, come confermano i risultati. Nella gara del fioretto individuale ha dimostrato di essere incisiva e, nonostante la giovane età e la minore esperienza di alcune sue avversarie, ha saputo essere combattiva fino all’ultima stoccata. A Poznan ha dato prova di grande maturità. Tanto da dominare il tabellone, lasciando la russa Sunduchkova a quota 3 ai quarti di finale, sapendosi adattare alla situazione e ad un’avversaria con grande intelligenza tattica e battendo senza problemi la giapponese Ueno Yuka, avversaria di mille assalti a livello giovanile. Solo nella semifinale contro la Volpi ha forse pagato la minore esperienza, pur essendo rimasta in gara sino all’ultima stoccata contro una avversaria che in questo momento è decisamente la più forte di tutte in pedana.
«Sono molto contenta per questo primo podio individuale in Coppa del mondo», racconta Favaretto, «Sono partita carica e bene fin dal primo assalto. Mi sono poi tolta la soddisfazione di battere Ueno Yuka, contro la quale avevo sempre perso fin dalle manifestazioni giovanili. Fondamentale per il risultato ottenuto è stato il giusto approccio mentale con cui ho affrontato la gara. Approccio che mi ha poi permesso di tirare una bella scherma».
Ieri ci si spettava un altro podio da parte delle ragazze nella prova a squadre. In campo l’Italia schierava la vincitrice della prova individuale, la senese Alice Volpi, la stessa Favaretto, la potentina Francesca Palumbo che era arrivata quinta e la veneziana Erika Cipressa. Le azzurre invece sono arrivate al quinto posto. Testa di serie numero 2 del tabellone, il quartetto azzurro ha esordito in scioltezza, superando la Romania per 45-26 nel tabellone da 16. Ai quarti, però, il team italiano si è arreso alla formazione di casa dopo un assalto molto equilibrato, giocato punto su punto fino ai secondi finali e risoltosi con le ultime decisive stoccate di Julia Walczyk che ha fissato il punteggio sul 40-37. Le azzurre, che erano salite sul gradino più alto del podio nella prima prova a squadre della stagione a Saint Maur, non però hanno mollato neppure negli assalti del tabellone dal 5º all’8º posto. Dopo aver sconfitto la Francia per 45-43, l’Italia ha conquistato la 5ª posizione finale, battendo con un netto 45-31 la Cina.
Per quanto riguarda le altre venete in gara, nella prova individuale ci si aspettava forse qualcosa di più da Erika Cipressa che nel suo cammino ha incontrato troppo presto la compagna di squadra Favaretto ed è così stata eliminata nel tabellone dei 32. Ancora peggio è andata alla trevigiana Elisabetta Bianchin, fermatasi nel tabellone dei 64. Ottimo esordio, invece, per la padovana Marta Ricci che ha terminato la sua prima gara di Coppa del mondo ad un passo dal tabellone delle 16, battuta dalla statunitense Rhodes per 15 a 13.
A Parigi, invece, trionfo della squadra maschile di fioretto composta da Daniele Garozzo, Alessio Foconi, Tommaso Marini e Guillaume Bianchi che in finale ha battuto la Francia 45-20. —
Laura Bergamin
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