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“Zorro” ne ha per tutti «Per la Salernitana trovata una soluzione all’italiana»

Il tecnico del Venezia è in grande forma: «Martedì non ho avuto grandi spunti gli alibi devono finire. La Samp ha ripartenze paurose, guardiamo a noi stessi»

Alessandro Ragazzo
2 minuti di lettura

VENEZIA

Non si può certo affermare che Paolo Zanetti non sia una persona franca: se c’è da dire qualcosa, la dice. Con onestà. Alla vigilia di Sampdoria-Venezia, il suo “livello di forma” è più alto del solito. Diciamo che parte in quarta. Prima bordata sul caso Salernitana, dopo che si è deciso di prorogare a fine stagione la vendita della società campana (ultima in classifica e contro cui il Venezia ha perso) quand’era stata stabilita per il 31 dicembre, pena l’esclusione. «Quanto succede qualcosa fuori dal campo», pigia subito sull’acceleratore Zanetti, «non è il mio lavoro, non voglio giudicare. Faccio un discorso logico: era prevedibile che potesse andare così. È stata iscritta una squadra ma non si poteva fare per regolamento, sono stati dati dei termini, non so se saranno rispettati e ora si pensa a salvare la faccia e la regolarità del campionato. Si tratta di un capitolo particolare, “all’italiana” lo definisco, e non ci si può sorprendere oggi: si doveva mettere in conto. Ho grande rispetto per tutta la Salernitana e per la sua tifoseria meravigliosa; mi auguro solo che continui ad avere un futuro in palcoscenici importanti perché li merita».

Finita? Macché. La partita (vinta) in Coppa Italia contro la Ternana, lo ha fatto sorridere sì ma non del tutto. Da qualcuno si aspettava di più e lo dice sena girarci troppo attorno. «Martedì ho avuto buoni spunti», sottolinea, «ma non chissà cosa. Ci sono alibi per chi ha giocato, per qualcuno questi devono finire presto; siamo a dicembre ed è arrivato il momento di dimostrare di far parte di questa avventura. Mi è piaciuto di più Sigurdsson. Contro la Ternana ho cambiato undici giocatori e per Marassi mi serve gente fresca».

Tradotto: oggi si vedranno i cosiddetti titolari. Anche perché la Sampdoria pare tutto fuorché la squadra in difficoltà di qualche settimana fa. La vittoria per 3-1 nel derby ha fatto decollare l’entusiasmo in casa blucerchiata, poi il passaggio del turno in coppa contro il Torino ha fatto il resto. E si aspetta una gara tosta. «Sono molto forti, mi hanno impressionato, stanno bene, sono migliorati, compatti», analiza Zanetti «e nelle ripartenze sono micidiali. Non so se giocheranno allo stesso modo, magari contro di noi vorranno fare la gara. Sono fisici, aggressivi, duellanti e coprono bene gli spazi. L’attacco è di qualità con Gabbiadini, Quagliarella, Caputo, Candreva, Verre ma sono forti in tutti i reparti. Sarà un incontro difficile; in settimana ho provato delle cose ma dobbiamo fare la corsa su noi stessi. Non possiamo guardare gli organici altrui, altrimenti pare di partire già battuti. Invece abbiamo dimostrato che non sempre è così. Come sempre chiedo aggressività, con la mentalità giusta e pronti a duellare. Non voglio fare una gara difensiva, dobbiamo cercare di colpirli e fare gol».

E con l’attacco doriano, sotto i riflettori ci sarà anche la difesa, reduce da un periodo abbastanza critico in campionato: dieci reti subite in quattro gare. Non da Venezia. «Sì è vero», spiega Zanetti, «ma abbiamo affrontato Inter. Atalanta e Juve e sappiamo com’è andata contro il Verona. Queste gare ci hanno scombussolato i numeri, ma abbiamo preso più coraggio in avanti, anche se non sono del tutto contento: andiamo ancora avanti a fase alterne. E poi pure le dirette concorrenti faticano a non subire gol con le grandi: capita pure all’estero, non solo in Italia».

Se oggi a Marassi i ragazzi di Zanetti saranno in forma come il loro allenatore sentito ieri, allora il Venezia è a cavallo. —



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