Bellotto, non chiedetegli chi vince «Paolo lo conosco, è tanto bravo»
Alessandro RagazzoAlessandro Ragazzo / VENEZIA
Con la Sampdoria ci ha giocato (1981-1984) e l’ha pure allenata (2001-2002). Il Venezia lo ha guidato in più di un’occasione (1995-1996 e 1997). Chi meglio di Gianfranco Bellotto potrebbe inquadrare la sfida di domenica a Marassi?
Classe 1949, un tempo centrocampista, ora Bellotto segue da osservatore le sorti delle sue vecchie squadre con la stessa passione di sempre. E gli si apre il cuore quando parla di Samp e Venezia. Ma non chiedetegli chi vince. «Non mi metta in difficoltà, la prego (ride ndr)» ma si capisce se che un occhio di riguardo per il Venezia ce l’ha ancora, eccome. «È una squadra determinata sotto l’aspetto sportivo e mentale» dice ex tecnico arancioneroverde «e mi piace come sta in campo. Crea molte difficoltà agli avversari e i ragazzi stanno facendo davvero bene».
Merito di Paolo Zanetti, che sta attirando sempre più le attenzioni di colleghi e addetti ai lavori per il suo modo d’interpretare le partite e per come allena. «Lo conosco ed è tanto bravo» continua Bellotto «perché riesce a dare un’identità ben precisa alle sue squadre. Poi in partita si vede molto bene il lavoro fatto in settimana». Domenica a Marassi, il Venezia troverà una Sampdoria in netta ripresa; è sempre nella parte destra della classifica – ha due punti in più del Venezia – ma nelle ultime settimane pare essersi svegliata, come dimostra il 3-1 rifilato al Genoa nel derby. I blucerchiati non sono partiti benissimo, hanno una rosa d’indubbia qualità, le vicende societarie non stanno aiutando e il Venezia dovrà fare molta attenzione.
«Entrambe sono in salute» continua Bellotto «e credo che possano essere decisivi gli attaccanti. I ricordi sono belli con tutte e due: a Venezia siamo sempre riusciti a superare i momenti negativi e a trovare una soluzione per salvarci. Ho affetto pure per la Samp, per la sua gente, molto attaccata alla squadra: mi auguro che esca presto da questa brutta storia».
Sull’esito del campionato, è convinto che il Venezia possa farcela a rimanere nella massima categoria, nonostante il passaggio a vuoto delle ultime settimane con le sconfitte con Inter, Atalanta e Verona. Poi è arrivata la ripresa con la Juve. «La Serie A è sempre difficile» analizza Bellotto «perché ci sono le piccole che riescono fare risultato con le grandi. Ma gli arancioneroverdi possono raggiungere l’obiettivo».
E allora non ci resta che godersi lo spettacolo. —
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