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«Qualcuno ha fatto bene, altri meno ma l’importante era passare il turno Auguri alla società che compie 114 anni»

A.Rag.
1 minuto di lettura

VENEZIA

Alla vigilia aveva chiesto di voler passare, di non considerare la gara con la Ternana una sorta di scampagnata o allenamento settimanale. Paolo Zanetti è stato accontentato e dal Penzo si è portato via più di una buona indicazione. «Qualcuno ha fatto bene, altri meno», dice il tecnico, «ma bisogna considerare che quando si gioca poco serve rodarsi. La Ternana è organizzata, ben costruita, sta facendo bene in Serie B, i valori non sono distanti ma lo spirito è stato buono». Zanetti chiedeva anche una risposta dopo il bel pareggio con la Juve.

«Sono soddisfatto della mentalità dimostrata», continua, «perché significa allenarsi bene. Non vincere stavolta sarebbe stata un’altra mazzata. Era giusto far giocare chi lo ha fatto meno: poteva essere un rischio ma l’ho corso tranquillamente perché li vedo tutti i giorni».

L’ingresso contemporaneo di Crnigoj, Kiyine e Johnsen ha cambiato la gara. «Abbiamo messo più qualità», spiega «e tra una categoria e l’altra si vede. Contro il Milan, Pioli ha fatto lo stesso con noi e ha vinto la gara». Ieri il Venezia compiva 114 anni e il regalo più bello è stato il passaggio del turno. «Tanti auguri alla società», sorride Zanetti, «e stiamo vivendo il punto più alto degli ultimi 19 anni. Si sta lavorando per mantenere nella massima categoria una città meravigliosa, con un nome portato in giro in tutto il mondo e pure noi vogliamo fare altrettanto. Il percorso è iniziato da poco ma sta dando ottimi frutti. Speriamo che il 2022 ci porti la salvezza». —



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