Corsie fresche e ritmo alto le nuove armi
Testa più al campionato per il Venezia, atteso da Samp e Lazio che alla Coppa Italia contro la Ternana: sarà turnover
Alessandro Ragazzo
Paolo Zanetti e la società chiedono risposte ogni settimana dai ragazzi. Talvolta non sono buone, altre viceversa lo sono parecchio ma è indubbio che il Venezia abbia fatto un gran bel salto da agosto in poi. Al quasi tramonto del girone d’andata – all’appello mancano la trasferta di Genova sponda Sampdoria e l’impegno al Penzo contro la Lazio – il Venezia ha raccolto 16 punti, battendo Fiorentina e Roma, pareggiando con il Torino e la Juve, perdendo male contro Spezia e Salernitana, malissimo contro il Verona. E proprio il 3-4 contro con i gialloblu poteva dare un duro colpo al morale di Modolo e compagni che, al contrario, hanno trovato la forza di reagire due volte: primo per il modo in cui hanno affrontato i bianconeri, secondo per la volontà messa per cercare il pareggio.
Inoltre, con l’1-1 di sabato, si è fermata un’emorragia di gol subiti senza eguali nel recente passato: 10 gol in tre partite.
Capitano più fuori che dentro al campo in questa stagione, Marco Modolo ha vissuto dalla prima all’ultima gara di questo ciclo iniziato dalla Serie D. Sabato ricordava le partite contro il Campodarsego (con rispetto parlando, s’intende) a quelle di oggi, quando devi ragionare in settimana su Juve, Inter e Milan, per citarne tre. La frittata con il Verona era stata doppia, tra rimonta subita e il rosso rimediato dall’altro capitano, Ceccaroni, un fedelissimo di Zanetti. Ma se lo spezzino non c’è, il tecnico può contare su Modolo, che contro i bianconeri ha fatto una partita super. Tutto a vantaggio del ventaglio di scelte ancora più ampio, perché un Modolo così si può stare più che tranquilli, sia dall’inizio che a gara in corso.
Sabato hanno ben impressionato Ebuhei, al rientro dopo l’infortunio, e Haps. Mazzocchi aveva tirato parecchio la carretta nell’ultimo mese e Zanetti gli ha preferito il nigeriano, mentre Haps è stato uno dei migliori, divorandosi Cuadrado. Oltre a spingere, Haps ha recuperato palloni in tutte le zone del campo, corso ovunque, impedito al colombiano di fare gioco. Cuadrado si è reso pericoloso solo una volta, un attimo prima della fine del primo tempo, mangiandosi lo 0-2 in diagonale.
Bene o male tutti hanno fatto il proprio, sopperendo a un’assenza come Vacca, essenziale nel gioco di Zanetti perché è l’unico vero regista. Rabiot e Locatelli non hanno certo impressionato ma il demerito è loro o c’è qualcosa degli avversari? È più probabile la seconda ipotesi, perché il ritmo messo in campo dal Venezia, specie nella ripresa, è stato alto, come chiedeva Zanetti.
Herny ha lottato parecchio. Che sia in crescita lo si era visto nelle ultime uscite, sfortunato autogol a parte contro il Verona, ma adesso sta irrobustendo l’attacco, garantendo più forza fisica dentro all’area. Johnsen sta salendo di condizione, anche se pasticcia sempre un po’ troppo sul più bello ma garantisce un lavoro senza eguali. Aramu ha fatto saltare in piedi tutto lo stadio; il suo sinistro non si discute, talvolta pare avulso dalla gara, ma quando esibisce i colpi è un piacere vederlo. In quel tiro dell’1-1 ci sono precisione o coordinazione, perché non era facile tenere bassa quella palla, imprendibile quasi per tutti.
In questa euforia post Juve, c’è il rischio di dimenticarsi che domani si torna in campo. Sarà anche Coppa Italia – nei sedicesimi di finale contro la Ternana alle 15 – ma è chiaro che Zanetti farà ampio turnover, un po’ per necessità, un po’ per dare minuti a chi gioca meno e capire il loro stato di forma. Ecco, allora, che in porta si potrebbe rivedere Lezzerini, mentre una chance in difesa potrà essere data a Svoboda, dopo la brutta prova contro il Verona. A centrocampo spazio ai vari Tessmann, Peretz, in attacco dovrebbe essere titolare Forte. Il passaggio del turno garantirebbe un ottavo eccellente contro l’Atalanta ma, soprattutto, darebbe una spinta a un motore già su di giri dopo la Juve per la gara di Marassi. La Samp ha due punti in più del Venezia, è reduce dal 3-1 rifilato al Genoa nel derby di venerdì, è in ripresa e non ha una rosa da salvezza. E questo non va dimenticato. Però è lì, nelle retrovie, e se c’è significa che qualche problema ce l’ha. —
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