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la sinceritÀ di zanetti

«Mi dispiace per i tifosi, erano tanti e non hanno visto la squadra migliore ora dobbiamo rifarci contro il Verona»

A.RAG.
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BERGAMO

La faccia è scura, come la giacca che indossa. Paolo Zanetti incassa la sconfitta ma non il modo in cui è avvenuta. «Potevamo fare di più», analizza l’allenatore, «e stavolta non si è visto il miglior Venezia. A dire il vero, avevamo pure cominciato bene con quel tiro di Busio, c’era il piglio giusto ma poi è uscita la loro qualità: sono venuti in area due volte e ci hanno fatto gol. E, a quel punto, la gara si è messa su un binario difficile per noi. C’era il rischio di prendere una goleada, ma questo non riguarda solo noi ma anche le altre. Abbiamo avuto le nostre 3-4 opportunità ma non siamo riusciti a segnare, loro ne hanno fatti 4 su 7 occasioni. Abbiamo incontrato una squadra che ha dimostrato il suo valore, quella che ci ha messi più in difficoltà sinora, ma non sono queste le gare da vincere».

Onesto fino in fondo Zanetti, che si scusa con i tifosi per il risultato finale. «Mi spiace per loro», dice, «perché anche stavolta erano in tanti. Cercheremo di rifarci domenica contro il Verona». Preoccupa la poca attitudine alla segnatura, appena 12 reti, e Zanetti non fa mistero che si debba invertire la rotta. «Creiamo occasioni», aggiunge, «ma serve segnare. È un torneo di qualità e questo aspetto deve essere alzato. Incontrare Inter e Atalanta in tre giorni non era facile ma da domani (oggi, ndr) dobbiamo ripartire, non dobbiamo perdere autostima, essere lucidi e devo essere bravo io. Comunque la salvezza si gioca con squadre diverse da quelle affrontate questi giorni».

Dunque la gara contro il Verona diventa fondamentale perr evitare d’infilare un altro zero in classifica. «Abbiamo battuto Roma e Fiorentina», continua, «e rischi di farci la bocca. Invece ci sono tante squadre in lotta per non retrocedere e ce la possiamo giocare. C’è troppa differenza tra noi con Inter e Atalanta, non siamo competitivi per batterle». —



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