L’Umana riscopre Madera: «Mazzon porta positività»
M. C.MESTRE
Dopo la vittoria in Eurolega contro Montpellier, è arrivato anche il primo successo in campionato per Andrea Mazzon. Troppo evidente contro Sassari la superiorità tecnica dell’Umana e la profondità della panchina, nonostante l’assenza di Pan, tenendo conto che il Banco di Sardegna ha dovuto fare a meno di Shepard, elemento fondamentale del suo roster.
Mazzon ha gestito rotazioni e minutaggi, salvaguardando Petronyte (15’) e Anderson (18’) in vista dell’improbo confronto di domani a Praga, trovando ottime risposte da Smorto (12 punti, 4 rimbalzi e 3 palle recuperate in 17’), lanciando Madera in quintetto (12 punti, 9 rimbalzi, 4 assist, 3 palle recuperate, 23 di valutazione).
«Stiamo cambiando mentalità, piano piano», ha spiegato l’ala-pivot livornese, «stiamo costruendo una squadra, la vittoria con Sassari ci dà ancora più fiducia. Adesso dobbiamo concentrarci sulla partita di Praga, un avversario di altro livello rispetto al Banco che comunque, al di là dello scarto finale, è sempre rimasto dentro la partita».
Senza Shepard, l’altro pericoloso pubblico della Dinamo era la tiratrice Lucas, tenuta al minimo stagionale (14 punti, 8 dalla lunetta) con percentuali eloquenti (3/17 dal campo). «Il piano partita prevedeva un occhio di riguardo nei suoi confronti, siamo riuscite a contenerla molto bene. Tante mie compagne si sono alternate nella sua marcatura, ma eravamo coinvolte anche noi lunghe nelle difese sul pick-and-roll».
Mazzon, primi giorni sulla panchina dell’Umana. «Ha portato positività ed energia, ci dà tanta fiducia, crede in noi, un elemento importante per un gruppo che, quando è arrivato, stava andando un po’ alla deriva. Abbiamo anche cambiato qualcosa sia in attacco che in difesa, dobbiamo ancora entrare completamente nei suoi meccanismi, però la prestazione con Sassari testimonia che siamo a buon punto, bisogna solo aggiustare qualche dettaglio. Ho trovato anche in campionato il tiro, come era accaduto in Nazionale, ci sto lavorando tanto. Sono anche contenta di essere partita per la prima volta in quintetto. Mazzon sta cambiando molto, può essere un vantaggio per noi perché diventiamo meno scoutizzabili per le avversarie». —
M. C.
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