Fortitudo-Reyer, un romanzo fra radiazioni e fallimenti
La Effe è tornata in A nel 2019: il primo confronto diretto, il 29 settembre 2019 fu amaro (82-89) per gli orogranata battuti anche l’anno successivo (72-74)
Michele ContessaMESTRE
Doppia trasferta a Bologna in 48 ore all’orizzonte per la Reyer: domenica (ore 17) al PalaDozza ospite della Fortitudo in campionato, martedì (ore 20.30) alla Segafredo Arena ospite della Virtus in Eurocup. Da Piazzale Azzarita alla Fiera di Bologna, ripercorrendo strade già percorse in Supercoppa con la gara del girone di qualificazione contro l’Effe biancoazzurra (9 settembre) e la successiva Final Eight della manifestazione all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno (18 settembre con Pesaro, 20 settembre con la Virtus), visitata già contro Reggio Emilia (7 settembre), sempre in Supercoppa.
BIENNIO. La Reyer ha ritrovato le sfide contro la Fortitudo solo nell’ultimo biennio, dopo il ritorno in Serie A nel 2019 del quintetto bolognese, colmando un’assenza che durava dal 2009, passando attraverso un paio di estromissioni ai campionato, un fallimento e una radiazione, prima della rinascita nel 2013 con l’attuale denominazione di Fortitudo Pallacanestro Bologna 103. Gli ultimi due incroci in terra emiliana risvegliano cupi ricordi per la Reyer, sconfitta (82-89) il 29 settembre 2019, con la Pompea, nepromossa al primo match in Serie A al PalaDozza, trascinata dall’ex Pietro Aradori (20 punti) e da Stephens (18) con Tonut che si fermò a quota 17. Era la seconda giornata della regular season, partita che sembrava chiusa a 4’ dalla fine (65-80), ma clamorosamente riaperta da De Nicolao, Udanoh, Cerella e Tonut per il -2 (78-80), poi Aradori (fallo dubbio di Bramos) aprì la striscia di tiri liberi della Fortitudo. Non andò meglio alla Reyer nella passata stagione, che si presentò a Bologna (Unipol Arena) nel turno post Natale all’Unipol Arena (27 dicembre) con l’ex Leonardo Totè protagonista (14 punti, 4 rimbalzi, 2 stoppate), ma soprattutto Banks (28 punti), protagonisti del successo della Fortitudo (76-72), targata Lavoropiù. Partita dai mille volti, partenza lanciata dei bolognesi (37-29 a metà gara), Reyer che sembrò mettere le mani sul match nel terzo periodo (47-53, parziale di 24-10), prima di inabissarsi nell’ultima frazione, anche se Bramos aveva riportato Venezia a -1 (72-73 a 17” dalla fine) e, dopo il libero di Sabatini (72-74) Stone fallì la tripla del sorpasso.
PASSATO. Tra sali e scendi, fallimenti e lente risalite, Fortitudo e Reyer sono rimaste lontane per tanti anni, nei cuori dei tifosi veneziani resterà impressa la sconfitta (77-82, Radovanovic 26, Rowan 18, De Piccoli 14, Lenoli 10) all’ultima giornata di regular season (12 aprile 1989) che condannò l’Hitachi di Marco Calamai alla retrocessione in Serie A/2 per la concomitante vittoria di Reggio Emilia a Roma. Marchi celebri si sono incrociati nelle sfide a Piazzale Azzarita, Arimo e Hitachi, Yoga e Giomo, quando le due squadre salirono insieme in Serie A/1 nel 1986 (78-90 a Bologna), due anni prima la beffa (80-81), sconfitta che incise sulla mancata promozione della Carrera. Marchi storici come Alco e Canon o Splugen o quel Cassera-Noalex (62-77) del 26 marzo 1967.
SUPERCOPPA. Nel girone di Supercoppa la Reyer, a inizio settembre, ha vinto ampiamente (67-95) contro la Fortitudo, con la miglior partita finora di Martinas Echodas (14 punti, 11/14 dalla lunetta, 8 falli subiti e 4 rimbalzi), era ancora la Effe di Jasmin Repesa. —
Michele Contessa
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