Family Run, quasi tremila a San Giuliano per una festa fra solidarietà ed allegria
Nel parco si ammira lo skyline più bello al mondo e si respira l’attesa per il grande evento di oggi. E nel 2022 si raddoppia
Davide Vatrella MESTRE
Quando c’è la Family Run, al parco di San Giuliano, splende sempre il sole. Stavolta sembrava che la regola non fosse rispettata. Ma, alle 10, quasi per incanto, quando i quasi tremila podisti erano sulla linea di partenza, ecco i primi raggi ad illuminare la carica e la voglia dei ragazzi di essere, ognuno nel loro piccolo, protagonisti di una mattinata dove lo stare insieme diventa un must. L’esercito degli studenti delle scuole elementari, medie e superiori di Venezia, Mestre e Mira ha preso la corsa non competitiva con lo spirito di una gioiosa gita in mezzo al verde. C’erano anche genitori con i passeggini, amici a quattro zampe e tanti palloncini colorati.
Chi scrive ha partecipato per la prima volta alla Family Run di San Giuliano. E, quindi, ha potuto assistere ai tanti ragazzi che hanno tagliato il percorso di quattro chilometri. Un papà, nativo di Rovigo, ma residente a Marcon, ha rimproverato il figlio che avrebbe voluto seguire i suoi coetanei: «Siamo qui per fare 4 chilometri in passeggiata e godendoci uno straordinario paesaggio sullo sfondo di Venezia, perchè devi tagliare il percorso? Il problema dei nostri ragazzi è che fanno poco sport, al di là di quelli che sono iscritti nelle società. La colpa è tutta dei social: i ragazzi sono sempre attaccati a quei maledetti cellulari».
Sono pochi quelli che corrono davvero, ma lo spirito delle Family Run è stato sempre questo, come ha spiegato, alla partenza, la madrina della Venicemarathon, Giusy Versace: «Finalmente siamo tornati tutti a correre in presenza, per passione e per solidarietà e questo mi rende davvero felicissima. Le Family Run, così come la maratona, sono manifestazioni che hanno a cuore la solidarietà e oggi saranno tanti i ragazzi che correranno a favore delle onlus aderenti al Charity Program: io sarò al traguardo di Riva Sette Martiri ad aspettarvi tutti».
C’è anche chi ha preso sul serio la corsa come Davide Camuffo, 15 anni, studente del liceo Stefanini. Al secondo posto Guglielmo Marafatto, 13 anni, ed Edoardo Maurizio di 18 anni. Fra le ragazze la più veloce è risultata Maddalena Loparco dell’Atletica Riviera del Brenta, seguita dalla compagna di squadra, Jessica Martin, dietro di lei, mano nella mano, Carolina Ceriani ed Elena Armellin di 8 anni. Davvero una bella festa con le premiazioni orchestrate dal tetragono presidente del Venicemarathon club, Piero Rosa Salva e dall’onnipresente gm, Lorenzo Cortesi.
Venezia ha trionfato: il podio è composte da tre istituti del centro storico. Il trofeo Alì è stato vinto dall’istituto Benedetti Tommaseo, rappresentato dall’insegnante Erika Mulargia, presente con 388 studenti, seguito dall’Algarotti con 287 ragazzi, guidati da Ornella Scaramuzzo, e dal Vendramin Corner con 231, seguiti da Giulia Marascutto.
Come al solito, è il presidente Rosa Salva a fare sintesi: «Ritrovarsi con quasi tremila ragazzi dopo un periodo terribile, vissuto dal mondo della scuola, è stato davvero eccezionale. Avere avuto 11.000 iscritti nelle quattro Family Run nell’anno post pandemico ha superato ogni più rosea aspettativa. E il prossimo anno contiamo di rilanciare con una Family Run al Lido e un’ altra a Portogruaro». Rosa Salva non lo dice, ma si parla anche di Mirano. —
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