Busio salva il Venezia al 91’: a Cagliari finisce 1-1
In svantaggio dopo un colpo di testa di Keita Balde, la squadra di Zanetti preme e nel finale trova un punto prezioso
Simone BianchiCAGLIARI Il primo gol in Serie A di Busio regala al Venezia il pareggio anche alla Unipol Domus, dove il Cagliari ha condotto la partita fin dalle prime battute grazie al vantaggio di Keita Baldè, e si è piegato allo statunitense al 2' di recupero. Gli arancioneroverdi hanno scacciato in extremis la quinta sconfitta stagionale, e possono respirare con soddisfazione grazie a una grande reazione nell'ultima mezzora.
In mezzo al campo il Venezia è a tre, mentre il Cagliari viaggia a cinque. Per contrastare la situazione un ruolo basilare ce l'hanno Johnsen e Okereke, che devono correre per rientrare a coprire e aiutare i compagni. Una fase che non fanno tuttavia alla perfezione, e lo si vede fin dall'inizio, finendo solo con il creare confusione, e risentendone anche poi in lucidità verso la porta avversaria. Aramu non può sprecare troppe energie, quindi resta più alto dei compagni, ma vede pochissimi palloni. Sulle fasce invece Mazzocchi, come previsto schierato sulla sinistra, se la deve vedere con Nandez, mentre Ebuhei sul lato opposto ha Lykogiannis. Tante sfide nella sfida che nel primo tempo fanno scintille e sono decisive come chiavi del gioco.
Il Venezia parte però timido, lascia l'iniziativa alla squadra di Mazzarri, ed è proprio sulle ripartenze che viene sorpreso. L'azione che si sviluppa al 19' è infatti fulminea, con Marin che sradica il pallone dai piedi di Busio, avanza per Caceres, con quest'ultimo che pennella per la testa di Keita Baldè ed è 1-0. Tutto molto rapido e molto bello, non per Zanetti che è decisamente contrariato. Ma del resto il Venezia dall'inizio del campionato su queste situazioni di gioco ci ha rimesso sovente le penne, vedi Napoli, Udine, ma anche lunedì scorso in casa contro il Torino. Alla minima indecisione è gol.
Idee poche e confuse quelle degli attaccanti arancioneroverdi. Per vedere un tiro, e sarà il solo nei primi 45', si deve attendere il 27', quando Johnsen entra in area e costringe Cragno ad accartocciarsi sul palo alla sua destra. Un palo che sul fronte opposto salva invece il Venezia, quando al 38' Marin sfugge a Busio e calcia, ma il rasoterra rimbalza ed esce. La squadra di Zanetti perde molti, troppi duelli in mezzo al campo. Busio è sottotono, Kiyine quasi impalpabile come Okereke (soffocato da Godin), mentre Ebuhei sbaglia sia in attacco che in difesa. Ma del resto pure Svoboda ha la coscienza sporca sul vantaggio dei sardi. Troppi problemi per Zanetti, che spara traccianti ai suoi dalla panchina e medita cambi per svegliare la squadra nella ripresa. Tanto è vero che si ricomincia con Henry per Okereke, per puntare alla profondità e far salire la squadra, e con Crnigoj per Kiyine per spingere sulla destra, spostando Busio sull'altro fronte.
I cambi fanno bene al gioco del Venezia, che ovviamente ritrova verve, specie sulla destra dove il nazionale sloveno mette carburante buono alle azioni. Quel che manca, comunque, sono sempre le idee, e allora al 10' spazio al rientrante Vacca in regia (per Ampadu, anche ammonito). Una sostituzione sulla quale Zanetti ripone molta fiducia, magari pensando alla carica del suo centrocampista, diventato padre l'altro ieri per la terza volta. Il Cagliari fatica, di fronte a questo atteggiamento avversario, ed ecco che Crnigoj al volo spara alto, Busio e Johnsen hanno delle buone occasioni, ma si respira un'aria diversa.
Nella foga per tentare il pareggio, il Venezia sbatte però contro la difesa rossoblù, nella quale Godin e Caceres sono realmente insuperabili e non concedono un centimetro. Allora Forte entra per Johnsen ed Heymans per Aramu, centimetri ed esperienza al servizio dell'attacco. Mazzarri cambia e si tutela dietro. Il Cagliari respira, spinge di meno, e il solo Marin (il migliore in campo), prova qualche sortita. Ma gli ultimi minuti sono tutti del Venezia, con Vacca che detta ordine e gioco, Heymans ispira, Forte crea l'assist e Busio supera Cragno per il pareggio (47'). Ci sta, nel lavoro fatto nella ripresa, e ora la sosta può solo portare nuove energie.
Articoli rimanenti
Accesso illimitato a tutti i contenuti del sito
1€ al mese per 3 mesi
Sei già abbonato? Accedi
Sblocca l’accesso illimitato a tutti i contenuti del sito
I commenti dei lettori