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“Umilmente ambiziosi” la chiave dei successi di coach De Raffaele con la sua amata Reyer

In quattro capitoli il tecnico livornese spiega il suo pensiero «Con l’arroganza e la supponenza non si va avanti»

Davide Vatrella
2 minuti di lettura

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Già il titolo del libro di Walter De Raffaele è accattivante. Il coach ha concesso qualche estratto di “Umilmente ambiziosi”, la sua pubblicazione che racchiude due qualità che molte persone, e non solo nello sport, dovrebbero avere. Succede che abbiano una carica, anche in una società dilettantistica, per fare aumentare la loro prosopopea e non accettare con nessuno il benchè minimo scambio d’idee. È difficile trovare persone che siano davvero umili. Ma il coach, oltre che umile, è anche ambizioso perchè chi gestisce un team non può non avere questa qualità. E per di più in una piazza importante come Venezia, dove si giocava a basket, in calli e in campielli, già dai primi del Novecento: ci si scorticava le ginocchia e si tornava a casa con le mani congelate. E il marchio Reyer è un must.



Conoscendo abbastanza bene De Raffaele e avendo assistito a tutti i suoi straordinari successi (due scudetti, una Coppa Italia, una Fiba Europa Cup, una Final Four di Champions League e mettiamoci anche quattro semifinali tricolori), si può dire a voce alta che sia una persona umile. Ha appena festeggiato la panchina numero 500 con la Reyer (fra assistente ed head coach) nella semifinale di Supercoppa contro la Virtus Bologna, ma non ha cambiato mai atteggiamento. Come recita il titolo del suo libro, che sarà presentato lunedì 4 ottobre alle 11.30 al Golf Club Villa Condulmer a Mogliano, Walter è sia “umile che ambizioso”, com’è giusto che sia.



Scrive il coach orogranata: “Umilmente ambiziosi: queste due parole racchiudono ciò che per me è l’approccio vincente a qualsiasi impresa, a qualsiasi obiettivo. Essere umili è la base, perché con l’arroganza e la supponenza non si arriva da nessuna parte. Allo stesso tempo pero non bisogna accontentarsi, Bisogna essere ambiziosi e puntare al massimo risultato possibile. E così che si alzano i trofei”.

De Raffaele svela in questa pubblicazione l’approccio che ha portato ad affermarsi come uno dei migliori allenatori di basket e a guidare le sue squadre a vittorie di prestigio. Attraverso il racconto delle varie fasi di una stagione tipo, passando dalla creazione del roster fino ad arrivare ai playoff, il coach condivide gli aspetti principali che gli hanno permesso di ottenere grandi risultati in un dialogo aperto e sincero con Roberto Castaldo, performance magement specialist e consulente aziendale specializzato in training e coaching. Così storytelling, esperienza di vita e di basket, si uniscono in consigli e pratiche per migliorare le performance individuali e di gruppo.



Nella lettura si troveranno testimonianze davvero top come quelle di Massimiliano Allegri, livornese come lui, Pippo Inzaghi, Charlie Recalcati, Stefano Tonut, Federico Casarin, Julyan Stone, Livio Proli, l’assistente Gianluca Tucci , il preparatore atletico Renzo Colombini e la figlia Emma.



Sono quattro: il primo è il talent scout, il secondo è la preparazione alla stagione, il terzo è la stagione agonistica e il quarto viene dedicato tutto ai playoff, la “Peak performance”, l’apice della stagione come la definisce lo stesso coach della Reyer.



Questo capitolo è improntato sul “capire le persona per comprendere le prestazioni sportive”. Ecco nel dettaglio: staff e team con idee e valori chiari. “Come scegliere le persone per la tua azienda, per la tua organizzazione, per la tua squadra”. In questo capitolo De Raffaele descrive un processo di scouting e recruiting che abbia un solo obiettivo: scegliere i migliori talenti che condividano i valori dell’organizzazione per farla diventare vincente.



I concetti principali del capitolo sono racchiusi nella preparazione che è fondamentale per farsi trovare pronti nei momenti decisivi. “Quando si è in una squadra”, scrive il coach, “il Noi viene prima dell’Io. Gli stili di leadership primari e secondari, l’importanza d’isolarsi dall’ambiente esterno e dai vampiri energetici, la lentezza di pensiero e il non riconoscimento delle situazioni sono fattori più deleteri dell’incompetenza. Punta sempre a innovare e non omologarti. Rompi gli schemi e afferma le tue unicità per differenziarti nel settore. Per ogni obiettivo», chiude il coach di Livorno, “utilizza l’approccio “Umilmente ambizioso”. —

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