Venezia, Dezi fuori dalla lista Kiyine: «Ripagherò la fiducia»
Simone Bianchi
venezia
Jacopo Dezi è fuori dalla lista presentata dal Venezia entro i termini che scadevano alla mezzanotte di mercoledì. È questo l’aspetto che balza subito agli occhi scorrendo l’elenco fornito dal club alla Lega Calcio di Serie A, e che sarà valido fino a gennaio. In esso sono riportati i nomi dei 17 giocatori Over (nati prima dell’1 gennaio 1999) a disposizione di Paolo Zanetti, cui si aggiungono i 4 di formazione italiana. Il totale fa 21, al cospetto di liste con un massimo di 25 caselle disponibili. Mancano infatti quattro nomi, che sarebbero quelli riferiti ai giocatori formatisi nel settore giovanile della società, ma il Venezia non ne ha neppure uno in prima squadra.
Il Venezia ha inserito tra gli Over Maenpaa, Caldara, Ceccaroni, Crnigoj, Ebuhei, Fiordilino, Forte, Haps, Henry, Johnsen, Kiyine, Molinaro, Okereke, Peretz, Schnegg, Svoboda e Vacca, ai quali si aggiungono Lezzerini, Modolo, Aramu e Mazzocchi, ed ecco i 21. A disposizione di Zanetti ci saranno poi tutti gli Under, cioè quelli nati dopo l’1 gennaio 1999, molti dei quali arrivati nell’ultima sessione di mercato, il cui uso non ha limitazioni. Tra questi Busio, Bjarkason, Haymans, Tessmann, Sigurdsson e naturalmente Ampadu, tanto per fare qualche esempio.
Come detto si parte da Jacopo Dezi, centrocampista dai piedi buoni arrivato nella sessione di mercato del gennaio scorso, e che ha contribuito alla promozione del Venezia in Serie A. Che qualche sospetto già ci fosse, a riguardo, è parso chiaro dalla mancata convocazione per la partita contro l’Udinese. Classe 1992, nella sua lunga carriera ha giocato con Napoli, Crotone, Perugia, Parma e Virtus Entella. Ora i casi sono sostanzialmente tre: o rimarrà in gruppo in attesa che si apra una finestra per rientrare nella lista (lunghi infortuni o squalifiche, risoluzioni di contratto), oppure si andrà alla rescissione o a una ipotizzabile cessione nella finestra di mercato invernale. Un discorso che vale anche per il portiere Bruno Bertinato (classe 1998), mentre fuori dalla lista è rimasto il finlandese Lauri Ala-Myllymaki, giocatore sfortunatissimo che non ha ancora messo piede in campo dopo un anno, a causa dell’infortunio subito dopo pochi giorni dal suo arrivo, e che gli è costato già due interventi chirurgici. E poi ci sono le posizioni degli attaccanti Riccardo Bocalon e Gianmarco Zigoni. Entrambi non rientrano nel progetto tecnico del club, ma non si è trovata ancora una soluzione.
Ieri il Venezia ha presentato Sofian Kiyine, giocatore marocchino con cittadinanza belga ma in possesso pure del passaporto italiano, grazie alla madre. Ha 23 anni ed è in grado di coprire tutte le posizioni sulla fascia sinistra. Di proprietà della Lazio, è arrivato dall’esperienza alla Salernitana, ma in precedenza aveva giocato anche con Standard Liegi in Belgio e con il Chievo, esordendo in Serie A quattro anni fa. Il Venezia lo seguiva dal gennaio scorso, e il diesse Collauto ha puntato moltissimo su di lui. «Ho scelto il progetto, mi sono sentito voluto», ha detto Kiyine, «avendo già vissuto questo interesse del Venezia nel gennaio scorso, non ci ho pensato due volte. Prediligo giocare sulla sinistra per rientrare sul mio piede destro, ma sento di poter giocare sia dietro che in attacco. Cercherò di ricambiare la fiducia del direttore sportivo. Ho visto le due partite fatte finora dalla squadra, e ho visto un Venezia molto giovane, con tanti nuovi giocatori e la necessità di fare esperienza. La sosta ci farà solo bene. Del periodo in Serie A con il Chievo posso dire onestamente che, all’epoca, pensavo di essere pronto per la categoria, poi con il tempo ho capito che non era così. Tre anni di B mi hanno fatto crescere. Mi spiace che sia sparito il Chievo, era una bellissima realtà, una storia nata da un piccolo quartiere di Verona e arrivata fino in Europa» . —
I commenti dei lettori