Nairobi, mondiali under 20 Brugnolo sesta nel triplo Visentin, record personale
La spedizione veneziana non ha ancora conquistato medaglie ma sta ottenendo buoni risultati La saltatrice di Spinea ha lottato in finale. Oggi la finale 4X100
GIOVANNI MONFORTE
NAIROBI.
Greta Brugnolo è la sesta al mondo nel salto triplo. Elisa Visentin nei 200 metri stabilisce il nuovo primato personale, ritoccando di 18 centesimi il suo precedente record.
Non sono arrivate le medaglie (oggi però le staffette potrebbero riservare sorprese), ma la spedizione veneziana ai Mondiali Under 20 a Nairobi (Kenya) ha riservato alcune belle soddisfazioni. Su tutte il sesto posto nel salto triplo di Greta Brugnolo. La 17 enne di Spinea, portacolori dell’Atletica Riviera del Brenta, ha coronato con la finale mondiale una stagione intensa, che l’ha vista anche finalista agli Europei. Nella finale di Nairobi Brugnolo non demerita. Parte subito forte, piazzando la migliore misura al primo turno di salti: 13.13 metri con vento favorevole (+1.8). Poi la 17 enne allieva di Giuseppe Orofino non riesce ad assestarsi sui tredici metri e incrementare la posizione, per lei solo un 12.93 all’ultimo turno. Ma resta l’ottima prova, coronata da un sesto posto nella gara che assegna l’oro alla svedere Maja Askag (13.75). Si è interrotto in semifinale il cammino nei 200 di Elisa Visentin. Ma la velocista dell’Atletica Biotekna, nata e cresciuta sulla pista di Marcon, in Kenya ha sfoderato un progresso notevole. In batteria Visentin corre in 24”14 (+0.1), giungendo quarta e strappando il pass per la semifinale. È proprio in semifinale che Visentin ha dato il meglio di sé, fermando il cronometro su un ottimo 23”81 (+1.3), che rappresenta il suo personal best, con un progresso di 18 centesimi sul precedente personale. Poco importa che il tempo le sia valso solo il quinto posto in un semifinale di alto livello. Il piazzamento, che non le ha permesso di entrare in finale, non cancella il miglioramento compiuto. Due belle gioie che purtroppo non cancellano la delusione nel clan azzurro per Federico Guglielmi, fermato da un infortunio. Il 19 enne sprinter di Favaro, tesserato per la Biotekna, era l’indiziato numero uno per un posto in finale nei 200. Dopo le due medaglie agli Europei di poche settimane fa, Guglielmi sembrava avere le carte in regola per ripetersi in Kenya. Ma sulla pista di Nairobi non si è potuto neppure cimentare. Colpa di una contrattura alla coscia destra rimediata in allenamento nei giorni della vigilia. Guglielmi ha provato comunque a presentarsi al via della sua batteria, con una vistosa fasciatura alla gamba. I giudici chiamano una falsa partenza a un altro atleta della batteria e, al momento della ripartenza, Guglielmi decide di non tornare sui blocchi. Dopo un paio di appoggi, il fastidio muscolare si è rivelato troppo forte. Termina anzitempo la prova di Emily Conte (padovana, ma tesserata per l’Atletica Riviera del Brenta), che nel lancio del martello viene eliminata nella qualificazione con la misura di 54.11, giungendo sedicesima. Eliminato nelle batterie anche il portogruarese (ma portacolori della Brugnera Friulintagli) Masresha Costa, che piazza un 1’52”71 negli 800, comunque non sufficiente per il passaggio del turno. Oggi però Costa è in finale con la staffetta 4x400 maschile. —
GIOVANNI MONFORTE
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