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ciclismo: L’internazionale per under 23

GP Poggiana, Ciuccarelli rimonta e poi taglia da solo il traguardo

Da inseguitore a lepre: il marchigiano ha preso il largo sulla Forcella Mostaccin Al secondo posto il britannico Lewis Askley, terza piazza per Filippo Baroncini

Davide Nordio
2 minuti di lettura

Riese PIOX

Puoi anche avere ben quattro minuti di vantaggio sugli inseguitori, ma poi quando il percorso più duro è ormai alle spalle, può spuntare qualcuno che ci prova, comincia a crederci e vince: è Riccardo Ciuccarelli il trionfatore della 45esima edizione del Gran Premio Sportivi di Poggiana, la classica internazionale Under 23 di ciclismo.

Ventuno anni, di Fano, in forza alla Biesse Arvedi, già vincitore del “tappone” di Andalo all’ultimo Giro d’Italia di categoria, Ciuccarelli ha cominciato a proporsi al chilometro numero 110 (su 160). Fino a quel momento la gara era stata dominata dal gruppetto composto da Giulio Masotto e Edoardo Zambanini (Zalf), Lewis Askey (Groupama), Filippo Baroncini, Alessio Martinelli e Luca Rastelli (Colpack Ballan), Edoardo Sandri (CTF), Lorenzo Quartucci (D'Amico UM Tools), Aleksandr Bereznyak (Gazprom), Anze Skok (Ljubljana Gusto), Martin Marcellusi e Alessio Nieri (Mastromarco) e Mateuz Govekar (Tirol), che già nei primi quattro giri del percorso in pianura aveva cominciato a distanziare il gruppo, tenendo testa al primo passaggio sulla Forcella Mostaccin e continuando a mantenere la leadership nel quadruplice saliscendi dei Castelli di Monfumo.

Manca solo l’ultimo passaggio alla Forcella Mostaccin. Ed è qui che Ciuccarelli comincia ad ingranare, sempre di più: l’inseguitore diventa inseguito, e quando si torna in pianura, domina: prima 15 secondi di vantaggio, poi addirittura trenta. Quando comincia l’ultimo dei due circuiti verso il traguardo, la vittoria non è ancora cosi sicura. Dietro non demordono tutt’altro, ma Ciuccarelli fa altrettanto.

Taglia da solo il traguardo: a cinque secondi arriva il britannico Lewis Askey della Groupama (ed è troppo facile l’ironia per un altro secondo posto per un portacolori dell’Union Jack), terzo posto per Filippo Baroncini della Colpack Ballan. Per Giulio Masotto della Zalf Euromobil Desiree Fior, che praticamente è sempre stato davanti per tutta la gara, la meritatissima maglia di vincitore della classifica dei Gran Premio della Montagna.

Ciuccarelli ancora non ci crede anche dopo aver inforcato il traguardo: «Ho lavorato duramente in questo ultimo mese, consapevole che si trattava di una corsa impegnativa, ho provato il tutto per tutto… Ancora non ci credo. Dedico questa mia vittoria alla mia famiglia, che mi ha sempre sostenuto ed al mio direttore sportivo Marco Miles».

Il quale dichiara: «Ero incredulo quando ho visto l’attacco azzardato. Proprio stamattina (ieri, ndr) gli avevo detto che in quel punto nel 2015 era cominciata la cavalcata vittoriosa di Stefano Nardelli». Ciuccarelli studia Scienze Motorie, ma l’obiettivo è quello di seguire le tracce paterne come odontotecnico. Oltre ovviamente al professionismo, come capita a chi vince a Poggiana: «Non ho ancora una proposta, però adesso penso al prossimo impegno, ovvero il Gp di Capodarco il 16 agosto». Che ha un sapore particolare per lui e per il Gp di Poggiana: per il vincitore perchè il traguardo è ad appena 8 chilometri e 200 metri («li ho contati») da casa sua, per il Gp di Poggiana perchè da anni vige il gemellaggio con la gara marchigiana. E ieri gli organizzatori di Capodarco Adriano Spinozzi e Simone Gazzoli hanno fatto una sorpresa al presidente dell'Uc Asolo Bike Poggiana Giampietro Bonin, presentandosi inaspettati. —



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