Union Clodiense rivoluzionata con ben diciannove volti nuovi
Oggi il raduno a porte chiuse allo stadio Ballarin. Il diesse Tonicello è soddisfatto «Nessun colpo ad effetto ma è una rosa equilibrata e con gente di categoria»
Daniele Zennaro
CHIOGGIA
Vacanze finite in casa Union Clodiense. Oggi allo stadio Ballarin (a porte chiuse in quanto ancora non si conoscono le disposizioni federali sul Covid) la squadra granata si ritrova alle 15 per la distribuzione del materiale tecnico, per poi iniziare la preparazione alle 17. E saranno molti i volti nuovi, ben 19, che si metteranno agli ordini del tecnico Antonio Andreucci, che avrà il compito di provare a vincere il campionato, desiderio più volte espresso dal presidente Ivano Boscolo Bielo. «Tanti volti nuovi però», precisa il ds Roberto Tonicello, «significa tempo per trovare l'amalgama giusta, ma prima dell'inizio del campionato abbiamo un mese e mezzo di preparazione». Nuovi giocatori che continuano ad arrivare in riva alla laguna. Gli ultimi arrivi in granata in ordine cronologico sono il difensore centrale (classe 1997, nato a Saint-Etienne, in Francia) Gino Bernardini, che ha sempre giocato in Italia con le maglie del Montevarchi, con cui ha vinto il campionato di Serie D e della Pianese, in Serie C.
Dotato di ottima tecnica di impostazione ha nel colpo di testa la sua arma migliore e, nonostante la giovane età, può contare su una esperienza fatta da oltre cento presenze in categoria. Gli ultimi nuovi arrivi sono poi il centravanti (classe 2002) Issa Ouro Agouda, originario del Togo, cresciuto nelle giovanili del Camisano e quindi passato alla primavera del Vicenza e Pietro Passador, portiere del 2003 nato e cresciuto calcisticamente nel Pordenone, dove lo scorso anno ha disputato il campionato Primavera. «Stiamo lavorando ancora sui giovani», commenta il ds Tonicello, « ma direi che il nostro mercato si può dire concluso. Abbiamo allestito una rosa di 24 giocatori, con 11 over e 13 under. Non abbiamo fatto colpi mediatici, ma abbiamo preso giocatori di grande qualità, solidi, in linea con le ambizioni societarie. Secondo me abbiamo allestito una rosa competitiva». Rosa completamente rivoluzionata, nonostante una finale di playoff raggiunta nella passata stagione. «Abbiamo fatto una serie di considerazioni», prosegue Tonicello, «e posso dire che alcuni giocatori li abbiamo voluti cambiare noi, altri hanno voluto andare via loro. Abbiamo lavorato molto e questo è il frutto del nostro lavoro. Non ci saranno stati colpi ad effetto, ma vi posso assicurare che è una rosa equilibrata, con diversi giocatori che hanno militato in categoria superiore e degli under tutti davvero molto bravi. Ballarin? Dispiace e capisco i malumori della piazza, ma era giusto che pensasse a questo punto anche al suo futuro fuori dal calcio, per lui e per la sua famiglia». Sabato 7 è già in programma la prima amichevole, al "Ballarin" (a proposito mancano ancora i seggiolini in tribuna e non è ancora stata montata la cabina stampa), contro la Primavera del Venezia, che rischia però di essere giocata a porte chiuse se non arriveranno le nuove disposizioni governative che regolano gli eventi sportivi. —
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