Il cittì Cassani dalla moto vede Bettiol e Ulissi al top
La corsa rosa ha di fatto deciso la spedizione azzurra: De Marchi fuori dai Giochi per una caduta, Nibali avrà la sua possibilità
A.S.
Il 7 maggio, il giorno prima della partenza del Giro il cittì dell’Italbici, Davide Cassani, prima di salire sulla moto Rai e raccontare e radiografare la corsa rosa, con una prima lista di nove i aveva iniziato l’ultima fase di preparazione alla corsa in linea delle Olimpiadi di Tokyo. Il 25 luglio, due giorni dopo la sfilata inaugurale con Elia Viviani portabandiera, ci sarà in palio il titolo di Greg Van Avermaet, il belga che a Rio 2016 approfittò della caduta di Vincenzo Nibali lanciato verso una medaglia. Damiano Caruso (Bahrain), Fausto Masnada (Deceuninck), Matteo Fabbro (Bora), Alessandro De Marchi (Israel), Gianni Moscon (Ineos), Vincenzo Nibali (Trek), Diego Ulissi (Uae), Giulio Ciccone (Trek) e Davide Formolo (Uae): ecco i convocati d’inizio maggio. Il Giro, però, ha cambiato molte cose. Intanto ha, purtroppo, eliminato il friulano De Marchi, pure maglia rosa per due giorni e già prezioso aiutante a Rio, ma caduto nella tappa di Bagno di Romagna e quindi fuori dai Giochi. Con la vittoria di Stradella, il toscano Bettiol ha staccato il biglietto olimpico. Poi? L’altro toscano Ulissi è andato bene, la miocardite d’inizio anno è un lontano ricordo. Cassani, ancora, non potrà fare a meno del “trattore” Moscon, gregarione imprescindibile di Bernal alla Ineos. Mancano due nomi. Uno, nonostante un Giro sfortunato e sotto tono, sarà comunque Nibali, che cerca un acuto indimenticabile (ma difficile) a 36 anni. Manca un posto. E non può che essere quello di Damiano Caruso, l’eroe azzurro della corsa rosa appena terminata. —
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