I ricordi di Causin a Pesaro «Quella vittoria del 2011 diede sicurezza per il futuro»
Michele Contessa
MESTRE
Reyer verso la Vitrifrigo Arena di Pesaro, il parquet dove ha conquistato la Coppa Italia, ma dove gli orogranata hanno collezionato più delusioni che gioie da quando sono stati ammessi in Serie A: 8 precedenti, tre vittorie e cinque sconfitte. Il primo “botto” all’esordio in quella che allora era l’Adriatic Arena, il 4 novembre 2011, quando il quintetto di Andrea Mazzon diede una lezione di difesa (71-58, Clark 17, Bowers 15, Young 13) alla Scavolini che schierava, tra gli altri, Daniel Hackett, James White, Ricky Hickman e Jumaine Jones.
«Giocammo una partita straordinaria a livello difensivo», ha ricordato Alberto Causin, «molti ci davano per spacciati, fu una delle ultime stagioni in cui Pesaro fece fior di investimenti, ritornammo a casa con una vittoria esterna, la prima in assoluto, che consolidò ancora di più la consapevolezza che potevamo salvarci». Tra l’altro, Causin ha un altro ricordo al miele dell’impianto di Pesaro. «Nel 1996 giocavo con la Serapide Pozzuoli, l’abbinamento del primo turno di Coppa Italia ci assegnò proprio la Scavolini, la gara di ritorno coincise con la prima partita giocata dai marchigiani nel nuovo impianto. Avevamo vinto di 16 in casa, tutti erano convinti della rimonta di Pesaro, invece perdemmo solo di 2 punti in un palasport straboccante di pubblico». I due successivi viaggi a Pesaro coincisero con due sconfitte per la Reyer (76-88 e 73-86), poi il 3 dicembre 2014 il ritorno alla vittoria (90-89, Peric 25, Dukys 16, Ceron 14), al termine di una partita che gli orogranata rischiarono di perdere dopo aver avuto 21 punti di vantaggio (76-55) alla fine del terzo quarto, con Stone, nel convulso finale, prima a fallire il canestro del +3 e poi a stoppare Ross a 5” dalla sirena, ultimo quarto da 34-14 per i marchigiani. Fu la sesta vittoria iniziale consecutiva della squadra di Carlo Recalcati, capolista solitaria.
La Reyer ha poi incamerato tre sconfitte consecutive a Pesaro contro squadre decisamente più deboli: 75-82 il 13 dicembre 2015, 78-84 il 6 novembre 2016 (la “prima” di De Raffaele) e 74-77 il 6 maggio 2018. L’ultimo precedente (3 febbraio 2019) è invece stato positivo per la Reyer (89-86, Bramos 22, Stone e Tonut 13), in una partita da montagne russe con la Vuelle avanti di 21 punti (38-59) dopo 2’40” del terzo periodo. Ultimo quarto da brividi: pareggio dall’arco di Stone (83-83), tripla del vantaggio di Bramos (88-83) e pareggio di Zanotti (86-86). Decisivo ancora il capitano, prima con il libero del +1 (87-86), poi con i due liberi finali (89-86) dopo l’errore di Artis. «Domenica mi aspetto una bella partita», conclude Alberto Causin, «tra due squadre che stanno attraversando un periodo positivo. La Reyer si è scrollata di dosso i postumi di Covid e infortuni, Pesaro è ritornata a investire, a cominciare dall’allenatore Repesa, puntando soprattutto sull’esperienza di Delfino e Filloy». —
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