Poggi, dopo 19 anni frantumato il record del suo gol lampo A Leao bastano 6’’
Il responsabile tecnico del Venezia nel 2001 a Firenze segnò dopo otto secondi: «Prima o poi doveva succedere»
Michele Contessa
MESTRE
«Sono contento per Leao, prima o poi il mio record doveva essere battuto, è un giocatore che mi piace molto».
Dopo 19 anni e 19 giorni, Paolo Poggi, attuale responsabile dell’area tecnica e dei Progetti Internazionali del Venezia calcio, ha visto andare in frantumi il primato di gol più veloce realizzato in Serie A.
L’ex attaccante di Venezia, Torino, Udinese, Roma, Bari, Parma, Piacenza, Ancona e Mantova aveva impiegato soltanto 8”1 per trafiggere Manninger, portiere austriaco della Fiorentina allo stadio Franchi. Era il 2 dicembre 2001, Paolo Poggi era andato in prestito dal Parma al Piacenza (a quel tempo allenato da Walter Novellino). E gli emiliani di imposero (3-1) sui viola, ma quella partita è rimasta negli annali proprio per il gol-lampo siglato da Paolo Poggi.
«Fu un’azione completamente diversa da quella che ha portato Leao in gol contro il Sassuolo», ha ricordato il dirigente arancioneroverde, «anche perché quel giorno il calcio d’inizio lo battè la Fiorentina, Hubner andò a pressare un giocatore viola che perse la palle e poi Dario mi lanciò in verticale, controllo e destro a mezza altezza. Diciamo che la Fiorentina ci diede una mano, ma fummo velocissimi».
Non segnò molto in quella stagione piacentina, soltanto 3 reti, la prima che per anni gli ha regalato il record di gol più veloce della Serie A, gli altri due rifilati al Venezia, al Penzo, 17 giorni dopo (19 dicembre), quando in meno di due minuti (36’ e 38 della ripresa) superò due volte Generoso Rossi regalando il successo (3-2) al Piacenza.
Quel 2 dicembre 2001 Rafael Leao, ventunenne portoghese di Almado, non andava ancora all’asilo: domenica però contro il Sassuolo ha segnato dopo appena 6”76. Un gol lampo che non solo ha tolto il record quasi ventennale di Paolo Poggi, ma ha stabilito anche il nuovo primato a livello europeo in campionato, detenuto da Joseba Llorente (7”22) del Valladolid (20 gennaio 2002).
«Non stavo seguendo le partite, ma ho capito che era accaduto qualcosa relativo al mio record per la serie di messaggi che hanno iniziato ad arrivare sul mio cellulare. Sono andato a vedere e sui social hanno iniziato ad arrivare decine e decine di commenti sull’impresa di Leao».
Immediata la reazione del dirigente del Venezia. «Io non sono molto tecnologico, ma volevo testimoniare al giocatore del Milan il mio apprezzamento per il suo record. Insieme ai miei figli, ho scritto un messaggio di complimenti a Leao su Twitter. «Complimenti a @Rafael Leao7 per aver battuto, anzi frantumato, il mio record di gol più veloce in @SerieA dopo 19 anni. Bravo. @Ac Milan».
«Tutti i record vengono battuti, è solo questione di tempo, anche se in questo caso non era semplice far meglio», ha aggiunto Paolo Poggi, «il mio è durato anche troppo. È stata anche una bella azione, non casuale, ma frutto di una preparazione effettuata in allenamento».
E infine: « Il calcio attuale è anche più veloce e dinamico di quando giocavo io, quindi è logico che una squadra può arrivare a costruire un’occasione da gol in pochissimi secondi. La velocità di Leao e Calhanoglu ha creato un grande scompiglio tra le maglie del Sassuolo». —
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