È tornata la Reyer batte (+18) Roma ed è di nuovo terza
Giganteggia Fotu (19 punti) ma anche Bramos, Tonut, Daye e Vidmar vanno in doppia cifra. Un successo importante ottenuto senza Watt e Mazzola
Davide Vatrella
ROMA
Un successo da grande squadra nel periodo più difficile. Dopo due tonfi di fila (Bologna e Kazan), due assenze pesanti (Watt e Mazzola), qualche giocatore non al top (Daye e Vidmar), la Reyer ha risposto presente in uno snodo fondamentale della stagione. Perdere anche a Roma avrebbe significato iniziare un periodo di minicrisi proprio alla vigilia della fondamentale sfida di Eurocup al Taliercio contro il Partizan Belgrado. E, invece, i ragazzi di De Raffaele hanno saputo trovare le giuste motivazioni per conquistare la quinta vittoria (71-89 il risultato) in campionato (la quarta in altrettante trasferte). Due punti che permettono agli orogranata di essere al terzo posto solitario alle spalle di Milano e della sorprendente Brindisi.
CINQUE IN DOPPIA CIFRA. Sotto le plance Fotu ha sostituito Watt in modo sublime (19 punti e 5 rimbalzi, ma anche tanto lavoro sporco), Bramos ha ripreso il feeling con il canestro (17), ma sono stati un fattore anche il solito Tonut (15), Daye e Vidmar (10 punti a testa). Il californiano ha infilato due triple fondamentali nell’ultimo periodo, mentre lo sloveno ha conquistato quattro falli importanti sotto canestro che gli hanno permesso di andare quattro volte in lunetta e segnare un inusuale (per lui) 75%. Tutto questo spiega (e non solo) il successo di Venezia.
TONUT FATTORE. Il triestino piazza la tripla del 4-8. Il ritmo è al piccolo trotto, Cerella la mette dentro dall’arco, poi Bramos schiaccia di prepotenza ed è 11-17. Due tiri liberi di Daye e una bomba di Tonut danno il +9 (13-22). Una transizione, finalizzata da Bramos e un tiro libero di Tonut dopo un fallo tecnico fischiato a Baldasso, consentono agli orogranata di volare sul +13. La quarta bomba del periodo è di Chappell.
ROMA NON CI STA. Si riparte, Daye replica a Campogrande dall’arco (20-31 al 12’). Roma si avvicina con Beane e Wilson dalla lunetta(25-31). Fotu interrompe l’inerzia di Roma con due semiganci di fila ed è di nuovo +10 (25-35). Chappell risponde dal perimetro ad Hunt: il vantaggio torna in doppia cifra (27-38). Campogrande continua ad avere la mira giusta nel tiro da oltre i 6,75, ma non gli è da meno Bramos. Fotu è sempre sul pezzo (36-45 al 17’40”). Bramos fa una magia a due passi dal canestro. Wilson si prende la tripla e la piazza: il quintetto di Bucchi ritorna sul -7 (40-47). Dall’altra parte c’è sempre il neozelandese della Reyer, ex Treviso, che infila la retina. Campogrande non dà tregua dal perimetro, ma gli risponde subito Bramos e si va al riposo con Venezia avanti di 9 (43-52).
TROPPE PALLE PERSE. Dopo un minuto e mezzo senza canestri Campogrande spara la sua quarta tripla e Roma è sul -7. Ci pensa ancora Fotu a interrompere il digiuno di Venezia. Campogrande è un ossesso, ma Tonut dà il +12. Roma, però, non si arrende e Venezia sbaglia troppo in avanti. Così la Virtus di Bucchi si ritrova sul -8 (52-60). Fotu, dalla linea della carità, arriva a quota 17. Il punteggio nel terzo periodo è basso e allora ci pensa Chappell, con tre punti di seguito (52-66). Venezia sembra controllare il match. D’Ercole e Bramos falliscono due triple a campo aperto. Qualche palla persa di troppo in attacco non permette agli orogranata di fuggire: s’inizia l’ultima curva sul 53-66.
SI SCATENA DAYE. Si riparte e Roma è subito sul -10 con un gioco da tre punti di Hunt (56-66). Baldasso confezione il suo decimo assist per lo scatenato Hunt (58-68 dopo due tiri liberi di Vidmar). Daye manda dentro la tripla ed è massimo vantaggio (+15, 58-73). Il figlio d’arte è scatenato e buca di nuovo la retina dall’arco per il 59-76 (+17). Oramai siamo ai titoli di coda e si capisce che la partita è vinta dal fatto che Vidmar non sbaglia un tiro dalla linea della carità. Sul +19( 61-80) è ormai fatta. Lorenzo D’Ercole segna i primi suoi due punti con la maglia della Reyer e coach De Raffaele fa esordire in Serie A Luca Possamai: una bella soddisfazione per il pivot veneziano. —
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