MESTRE

Mercoledì 20 maggio la riunione del Consiglio federale della Figc, venerdì 22 la seduta del Consiglio della Lega Nazionale Dilettanti e poi, tra lunedì 25 e martedì 26, la riunione del Consiglio direttivo del Comitato regionale veneto. È la road map che dovrebbe finalmente portare, tra poco più di una settimana, a stabilire come terminare l’attuale stagione dei campionati dilettantistici. Dopo lunga attesa, il percorso sembra delineato. Anche se le incognite sono rappresentate dai «capricci» della Serie A, ancora alle prese con la trattativa con il governo riguardo al protocollo per la ripresa della stagione. In caso di nuova impasse della trattativa, c’è chi paventa la possibilità di un ulteriore slittamento della riunione del Consiglio federale della Figc. Se così non sarà, mercoledì si ritroveranno a Roma tutte le componenti del Consiglio federale: la Lega Serie A, la Lega Serie B, la Lega Pro e la Lnd. A seguire, sulla base delle decisioni assunte nella prima assise, venerdì 22 si riunirà il Consiglio della Lnd, che scioglierà la riserva riguardo allo stop alla stagione.

Secondo le indiscrezioni delle ultime ore, la Lnd si presenterà al Consiglio federale con la proposta di concludere i tornei prevedendo la promozione alla categoria superiore delle squadre prime in classifica al momento della sospensione. Non ci saranno retrocessioni. Mentre il capitolo dei ripescaggi sarà preso in considerazione solo dopo che si saranno concluse le iscrizioni alla prossima stagione. Sarebbero cinque le squadre della nostra provincia a festeggiare la promozione a tavolino. Si tratta del Dolo, primo nel girone E di Prima Categoria insieme all’Armistizio ma con lo scontro diretto a favore. Le altre promosse sarebbero la Julia Sagittaria (in testa al girone H di Prima), Nuovo San Pietro e Oriago (in vetta ai gironi L e N di Seconda), nonché il Villanova, che comanda il girone di Terza. Dopo le decisioni del Consiglio della Lnd, toccherà al Consiglio direttivo del Comitato regionale veneto riunirsi la prossima settimana per ratificare le decisioni prese.—

GIOVANNI MONFORTE