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Il Mestre adesso scopre il suo Santo cannoniere «Emozione incredibile»

Il club arancionero in zona playoff con i suoi giovani di qualità «Ambinte giusto per emergere. Il futuro? Tutto da scrivere»

Massimo Tonizzo
1 minuto di lettura

MESTRE. Sempre più “linea verde” per un Mestre che con i suoi giovani classe 2000 e 2001 continua a ottenere risultati importanti. Domenica scorsa sono stati proprio gli juniores i protagonisti assoluti della vittoria a Montebelluna che ha lanciato gli arancioneri in piena zona playoff, con il portiere Yuri Secco migliore in campo grazie anche a un rigore parato con un volo all’angolo lontano e la rete della sicurezza siglata da uno dei nuovi acquisti, Edoardo Santo, in prestito dalle giovanili del Pordenone e altro nome che sembra destinato a un futuro di alto livello calcistico.

«Il mio gol è nato da un mio veloce inserimento nella linea difensiva avversaria» spiega il mediano aggregato da nemmeno un mese alla prima squadra di Zecchin, «la difesa si è aperta e mi ha permesso di segnare con relativa facilità. Emozione indescrivibile, non solo perché era un bel po’ di tempo che non segnavo, ma soprattutto perché si è trattato del mio primo gol con i grandi dopo quelli segnati solo con le giovanili». Mestre, così come stato da poco per Martimbianco, che si è ritagliato il suo spazio nei primi mesi per essere poi chiamato al salto di qualità con il Bologna, ha accolto il giovane Santo, originario di San Donà di Piave, nel modo migliore possibile, come conferma lo stesso giocatore: «Non mi sarei mai aspettato un ambiente così unito. I compagni mi hanno accolto benissimo fin dal primo giorno, anche se ero solo in prova e questo mi ha aiutato tantissimo nell’inserimento». Gruppo che, però, gli ha già giustamente fatto “pagare pegno” una volta, e ora attende la seconda: «La settimana scorsa ho portato le paste per il mio esordio, adesso come tradizione devo portarle per il primo gol. Direi che va bene così...». Per ora, saranno sei mesi di prestito poi, con la “casa madre” Pordenone che si sta comportando in maniera egregia, il futuro, sebbene ancora incerto, non può che essere positivo: «Ho pensato a cosa voglio fare anche io della mia carriera. Il mio cartellino è del Pordenone, e ora come ora posso considerare questi mesi a Mestre come se fossero una importante tappa di passaggio, ma il mio futuro in realtà non posso prevederlo, e non è detto che, dato l’ambiente, la qualità del calcio qua giocato e le ambizioni mie e della squadra, non possa proseguire la carriera qua a Mestre, magari in categorie superiori».—

Massimo Tonizzo

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