Una Reyer da playoff sbrana la Leonessa L’Eurocup è riaperta
Chappell, Bramos e Watt danno spettacolo, la difesa non sbaglia un colpo Brescia ko dopo nove vittorie di fila. Massimo vantaggio a +19, finale sotto tono
Davide Vatrella
Il derby italiano va al Leone orogranata. La Leonessa bresciana, arrivata al Taliercio con un record di nove successi di fila (sei in campionato e tre in Europa) deve arrendersi. E' stata sicuramente una delle migliori interpretazioni stagionali della Reyer, che si rimette in corsa per qualificarsi ai playoff dell'Eurocup. Una difesa da stropicciarsi gli occhi e un paio di prestazioni offensive sopra le righe (19 punti di Chappell e 15 di Watt) hanno legittimato ampiamente il successo dei campioni d'Italia contro una squadra che l'aveva battuta in campionato non più di 10 giorni fa. Peccato solo per il finale non all'altezza della situazione. All'inizio dell'ultimo periodo, dopo la terza tripla di Bramos, Venezia aveva 19 punti di vantaggio (57-38). Nel finale ha rallentato, consentendo a Brescia, sospinta da Abass, Zerini e Lansdowne, di chiudere sul -8 (60-68). Alla fine, comunque, è stato importante portarla a casa.
Bramos non parte nel quintetto iniziale, De Raffaele mette contemporaneamente sul parquet Chappell e Tonut, con Udanoh ala forte. Esposito recupera Silins e Horton, quest'ultimo out da fine novembre. L'inizio della Reyer è da grande squadra. Dopo 6' è 12-4 con Chappell particolarmente ispirato. La difesa è un valore aggiunto tant'è che i campioni d'Italia concedono solo due canestri a un attacco di qualità come quello di Brescia. L'ex brindisino chiude i primi 10' con 10 punti (con due triple, compresa quella del 17-6, massimo vantaggio del quarto 17-6). Il primo periodo si chiude sul 20-13 per la Reyer.
L'inizio del secondo periodo è favorevole al quintetto di Esposito, che serra le fila in difesa con una zona mista uomo. Venezia comincia a perdere palle in attacco a differenza del primo quarto, complice anche qualche ingenuità dello sfiduciato Filloy, che, difatti, De Raffaele fa riaccomodare in panchina per rimettere sul parquet Tonut. E così Brescia, con Abass, Sacchetti (tripla) e un tiro libero di Zerini si avvicina fino al -1 (20-19). Dopo 4'30” di digiuno orogranata si sveglia il capitano. Bramos infila 8 punti di fila (con due triple), dalla linea dei 6,75 colpisce anche De Nicolao: al 18' 45”, è +10 (31-21). Il play padovano fornisce, a 9” dall'intervallo, un assist al bacio a Watt, che schiaccia di prepotenza il 33-22, punteggio con il quale si va al riposo. Nel secondo periodo le difese hanno avuto la meglio sugli attacchi, ma è davvero d'applausi il fatto che Venezia abbia concesso solo 9 punti in 10' a una squadra forte come Brescia.
Si riparte e subito Chappell e Stone (con una tripla) danno spettacolo. Il vantaggio, al 24', è di +13 (40-27) e sale ulteriormente al +18 (46-28) dopo i canestri di Daye, Watt e De Nicolao. Un assolo orogranata entusiasmante con Brescia costretta a mangiare fiele e soprattutto incapace di superare i tentacoli difensivi della stupenda di De Raffaele. Watt è un portento sotto canestro con movimenti sinuosi che disorientano Zerini. Il vantaggio, nonostante un timido risveglio di Silins, Zerini e Lansdowne, resta in doppia cifra (52-38 al 29'). Vidmar realizza a 9” dal 30' un tap-in fondamentale, che fissa il punteggio alla terza sirena sul 54-38.
Scatta l'ultima curva del match e Bramos piazza la bomba del +19 (57-38). La Leonessa si riavvicina fino al -15 con Zerini, poi Chappell indovina il pertugio giusto per il +17, (60-43) ma Brescia non muore mai e piazza un parziale di 7-2 (62-50 al 35'). A rompere il sortilegio ci pensa Daye con il canestro del +14 (64-50). Sul 66-54 la Reyer si ferma e segna solo 2 punti in 3'. Ma ormai è fatta. —
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