Lupo, subito parole al miele «A Venezia grandi emozioni»
Il nuovo diesse ricorda i suoi passati da giocatore e il rapporto con Alvaro Recoba «Meritiamo la B, ma lavoreremo intanto per allestire una forte squadra per la C»
Michele Contessa
Con l’Ancona, da giocatore, ha spezzato il sogno del Venezia di Giampiero Ventura di accedere alla semifinale di Coppa Italia nel 1993, adesso Fabio Lupo è stato chiamato da Joe Tacopina per rilanciare le quotazioni del club arancioneroverde dopo la traumatizzante retrocessione in Serie C della scorsa settimana. Joe Tacopina si è affidato a lui come direttore sportivo. «Venezia mi ha portato bene da calciatore, adesso ci ritorno in una nuova veste dopo tanti anni». Pescarese, classe 1964, Fabio Lupo ha avuto Maurizio Zamparini come ultimo presidente a Palermo nella stagione 2017-2018, quando portò Bruno Tedino in Sicilia.
«Lavorare per il Venezia, a Venezia, una città dal grande fascino, è per me un’emozione incredibile», ha esordito Fabio Lupo, «anche perché dietro al fascino di una città, c’è una società che ha una sua storia, ha un suo percorso, ha passato bei momenti e momenti difficili, però è ancora protagonista nel calcio italiano». Lupo è particolarmente legato a un giocatore rimasto nel cuore dei tifosi arancioneroverdi.
«Ho avuto un ottimo rapporto con Alvaro Recoba, quando ci siamo trovati al Torino», ricorda il direttore sportivo del Venezia, «arrivava dall’Inter, ma si calò nella realtà del Toro con grande umiltà, ma sono legato anche a Mauro Icardi». Tra giocatori in scadenza di contratto e giocatori a fine prestito, la rosa del Venezia si è ridotta a una decina di elementi.
«Lavorare con un organico così ridotto, in un momento così, credo sia più un vantaggio che uno svantaggio. Gli ultimi anni hanno dimostrato che una forte squadra di Serie C con poche aggiunte diventa anche un’ottima squadra di Serie B. In queste settimane di “dubbio” lavoreremo per allestire una forte squadra per la Serie C, in grado di vincere il campionato. Se, poi, nel corso delle prossime settimane, accadrà quello che ci auguriamo, avendo allestito una squadra già forte per la Serie C, potremo operare gli ultimi inserimenti per creare un’ottima squadra per la Serie B. Per le vicissitudini di questa stagione, credo che il Venezia, sia da un punto di vista sportivo che morale, meriti di essere in Serie B».
Primo nodo da sciogliere è quello dell’allenatore con Tedino che firmerà con il Teramo e Italiano sulla strada di La Spezia, mentre senza fondamento è la pista Mangia. «Ci stiamo muovendo con profili che possano essere in grado di allenare il Venezia in Serie B o in Lega Pro. Non c’è la fretta di scegliere perché dobbiamo scegliere bene, un giorno in più o un giorno in meno non ci cambia la vita. Cercheremo un tecnico che possa accettare con entusiasmo sia la Serie C che la Serie B. Parto da dove sono partito io: il Venezia è il Venezia, non deve interessare la categoria. Vorrei che il prossimo allenatore avesse lo stesso mio fremito quando sono stato chiamato dal Venezia. Dovrà avere le idee chiare e tanto, tanto entusiasmo venendo al Venezia».
Facchin. Ieri il club arancioneroverde ha annunciato la rescissione consensuale del contratto con il portiere Davide Facchin. —
I commenti dei lettori