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Corazzata Olimpia La Reyer è grande ma non basta

Spettacolo al Taliercio. Avvio strepitoso dei milanesi, rimonta veneziana Finale punto a punto, rischio overtime, poi la condanna per tre errori in attacco

Davide Vatrella
2 minuti di lettura

MESTRE

Peccato. La Reyer, al termine di una stupenda partita, non è riuscita a fermare la marcia di Milano che conquista il suo settimo successo consecutivo in campionato. La squadra di De Raffaele, al primo ko in Serie A, ha sbagliato l’approccio al match (primo quarto chiuso sotto di 20 con soli 11 punti all’attivo) ma nel prosieguo dell’incontro ha dimostrato di poter giocare alla pari contro la corazzata Olimpia. Non sono bastati i 24 punti di Watt, di cui 15 nell’ultimo periodo, e i 15 di Tonut per fermare i campioni d’Italia. Dall’altra il solito James (20 punti) ha dettato legge.

Tarczewski è schierato subito nel parquet e se la vede con Vidmar. Venezia all’inizio è imbambolata, sbagliando anche i tiri liberi (3/8). James ruba palla a Stone e mette dentro la transizione del 19-3. Nel primo quarto è uno stillicidio di triple biancorosse. Quando non ci pensa James, ecco che entra in azione Bertans e, a 1’11” dal suono della prima sirena, dopo quattro tiri liberi di Gudaitis, il divario raggiunge livelli impensabili (29-7, +22). Negli ultimi secondi Watt e Daye provano a dare la scossa ma al 10’ l’Armani è avanti di 20 (31-11) dopo i due tiri liberi di Jerrels.

Inizia il secondo quarto con Watt e De Nicolao sugli scudi. E, in difesa, le cose vanno meglio con la zona ordinata da De Raffaele. Vidmar, da sotto, sigla il canestro del 34-17. De Raffaele fa rifiatare Vidmar e mette dentro Biligha. L’ex Cremona, in post basso, dopo un iniziale smarrimento, realizza due canestri di fila e impensierisce la difesa dell’Olimpia. Entra in partita anche Tonut, Haynes colpisce dal perimetro: a 2’10” dall’intervallo Venezia, ora più reattiva anche in attacco, arriva al –12 (42-30). La difesa più forte del campionato zittisce le bocche di fuoco biancorosse, costrette nel secondo periodo a soli 13 punti contro i 23 della Reyer. Il 44-34 con il quale si va al riposo lascia intravvedere qualche spiraglio.

Si riprende e le difese, entrambe a zona, hanno ragione sui rispettivi attacchi. La Reyer confeziona il primo canestro, peraltro da tre, con Tonut, che replica alla tripla di Bertans (47-37). Ma sono troppi i tiri a campo aperto che gli orogranata non mettono dentro. Dopo l’errore di Bramos ci pensa De Nicolao a colpire dalla linea dei 6,75. Micov e Brooks rispondono, ma ora, nella Reyer schierata con il doppio lungo (Vidmar e Watt), c’è un altro spirito.

Il padovano piazza un’altra bomba, Watt schiaccia a canestro e mette dentro il tiro libero supplementare del –3 (53-50) a 2’30” dalla fine del terzo quarto. Tonut non sbaglia dalla linea della carità i 2 punti del –1. Venezia è in tranche agonistica, Milano comincia forse a sentire le fatiche di Istanbul e con Daye, da sotto, opera il primo sorpasso (60-59). Inizia l’ultima curva del match in perfetta parità (60-60) con Venezia che si aggiudica anche il terzo parziale (26-16).

Milano fa sempre più fatica ad attaccare la difesa degli orogranata, il punteggio è in equilibrio, l’inerzia è cambiata. Biligha realizza il +2 (62-60). Watt tiene avanti Venezia (64-63). Nell’ultimo periodo l’Olimpia è solo Cinciarini, ma Watt, pur gravato di 4 falli, la mette dentro due volte di seguito (68-67). Ora è un continuo inseguirsi con Cinciarini, beccato dal pubblico, e Watt che la fanno da padroni. A 3’30” dalla sirena il punteggio è in perfetta parità (73-73). Il pivot ex Caserta schiaccia il 75-74. Milano non passa più, ma anche Venezia manca un paio d’occasioni (vedi la bomba del +4) e puntuale ecco la bomba di Bertans (73-75). Inizia l’ultimo minuto sul 79-79 dopo la penetrazione di Haynes. James piazza da sotto il 79-81, Watt l’81-81 e Micov l’81-83. Cinciarini fa 1 su 2 dalla lunetta, ma sono tre attacchi falliti nell’ultimo minuto a condannare Venezia. —



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