Ore 17.16: Sandonà in serie D esplode la festa allo Zanutto
Uno stadio interamente tinto di biancocleste, brindisi sulle note della Champions Una promozione che arriva dopo cinque anni di purgatorio. L’emozione di Favret

SAN DONÀ . Il messaggio stampato sulle magliette racchiude tutta l’essenza della stagione. «Semo stai Devastanti» e «merito D tutti» si legge sulle casacche indossate dai giocatori. Sono le 17.16 e allo “Zanutto” esplode la gioia: il Sandonà è promosso in serie D, dopo aver vinto il campionato di Eccellenza con 55 punti. Nell’ultima di campionato basta un pari contro il San Giorgio Sedico per stappare il prosecco e mandare in estasi un intero stadio. Dopo cinque anni di purgatorio, la città ritrova il calcio che conta, da cui mancava dal 2013. Un successo che premia gli sforzi pluriennali della società, il lavoro fatto per costruire la squadra dal diesse Piero Salviato e dall’allenatore Daniele Pasa, ma soprattutto la forza del gruppo. Perché, se è vero che il campionato è stato molto sofferto, alla fine il Sandonà lo ha vinto con merito. Un attacco devastante, che ha trovato in Morbioli (capocannoniere del torneo con 20 reti) e Paladin (12 gol) le sue punte di diamante. E una delle difese più solide. Adesso la società dovrà riavvicinare ulteriormente la città alla squadra. Ma la strada è già intrapresa. Ieri oltre 400 tifosi hanno riempito lo Zanutto, colorato di biancoceleste con bandierine e palloncini. Sotto la curva gli striscioni che hanno accompagnato la squadra in tutte le partite. In tribuna è apparso un enorme collage con le foto dei giocatori e la scritta “A tutta birra”, diventata un po’ il motto del campionato. Al triplice fischio lo speaker Pasquale Iennaco ha fatto risuonare le note della Champions League e poi la Canzone del Piave. Mentre in campo i giocatori hanno intonato i cori scanditi, con il suo immancabile megafono, dal magazziniere Paolo “Paolino” Franceschetto.
«Sono emozionato perché è un traguardo che non è facile raggiungere. Lo abbiamo conquistato in tre anni con fatica, sudore e faccio ancora fatica a rendermene conto», commenta il presidente Ivan Siciliotto, affiancato ai vertici societari da Antonio Cisaria ed Enzo Pavanetto. «Questa promozione è una gioia davvero grande», aggiunge l’allenatore Daniele Pasa, «non è stato un campionato facile. Sapevamo di essere una squadra forte, attrezzata per vincere. Ma ci sono stati dei momenti di difficoltà, all’inizio e un periodo alla fine. Ma credo quest’anno di aver trovato forse il più bel gruppo che abbia mai allenato. Un ringraziamento a tutti».
Per il capitano Stefano Favret una dedica speciale: «A mio figlio che non c’è più da un anno e lo pensiamo sempre. E a mia moglie che è qui e soffre insieme a noi. Questa è una gioia che io e i miei compagni volevamo per tutto quello che ho passato ed è anche uno stimolo per andare avanti».
Giovanni Monforte
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