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Stone lascia Venezia probabile ritorno in Nba

Ai granata serve un play meno atipico: «Fiero del campionato della squadra» Intanto Dulkys si accorda con i turchi dello Yesilgiresum. Hackett via da Milano

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MESTRE. È diventato l’idolo della curva e dei bambini, ma le strade della Reyer e di Julyan Stone si separeranno. Strategie diverse, magari alla Reyer serve un play meno atipico di Stone, mentre il ventiseienne di Alexandria punta a scenari più suggestivi rispetto al campionato italiano, come il ritorno nell’Nba. «Sono arrivato il Italia con grandi motivazioni, alle scoperta di un torneo che non conoscevo, ero all’esordio in Europa e quindi sapevo che i primi tempi mi sarebbero serviti per ambientarmi. Ho trovato la squadra ideale per farlo, sono soddisfatto del mio rendimento proprio perché dovevo destreggiarmi con una pallacanestro diversa da quella alla quale ero abituato in America. Mi aspettavo di trovare un livello alto e i mesi trascorsi in Italia hanno confermato quanto supponevo».

Julyan Stone è stato il jolly pescato dalla Reyer cammin facendo dopo il fulmineo passaggio e partenza di Lorenzo Brown, caratteristiche atipiche per un play, più rimbalzista e passatore che realizzatore, si è inserito alla perfezione nel meccanismo di Carlo Recalcati. Stone ha chiuso la regular season con 7,5 punti, 7,8 rimbalzi e 4,1 assist di media, mentre nelle 12 partite dei play-off è leggermente calato nella media punti (6,3), rimanendo più o meno sugli stessi standard nei rimbalzi (7,6) e negli assist (4,3). Alla fine Stone, che pivot non è, ha terminato la sua esperienza in granata con più rimbalzi (316) che punti (293). E adesso?

«Credo che la Reyer abbia disputato una stagione fantastica», ha osservato Julyan Stone, «non siamo riusciti ad arrivare alla finale, mancando questo obiettivo per pochissimo, ma dobbiamo essere fieri. Non so ancora quale e dove sarà il mio futuro, qua a Venezia sono stato felice, la mia famiglia si è trovata bene, ho qualche offerta dall’Nba, mi piacerebbe riprovare nel campionato professionistico americano, valuterò con attenzione le proposte che sono pervenute al mio agente. Intanto passerò molto più tempo con mio figlio».

Figlioletto di otto mesi, nato all’inizio della regular season tanto che Stone volò negli States alla vigilia della trasferta di Milano.

Nba che è anche il sogno di Daniel Hackett che ha lasciato l’Olimpia Milano. Strategie diverse, quindi, tra Stone e la Reyer, gara-7 al Taliercio contro Reggio Emilia rimarrà l’ultima partita del numero 2 in maglia granata. Intanto il lituano Deividas Dulkys si è accordato con un club turco di serie A, la neopromossa Yesilgiresum.

Michele Contessa

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