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«Non ripeteremo gli errori dell’anno scorso»

Alessandro Dal Canto guarda avanti con serenità e pensa al 4-3-3. «Servirebbe uno come Giorico»

di Simone Bianchi
2 minuti di lettura

MOGLIANO. «Un po’ pazienza, serve un po’ di tempo, la squadra è rinnovata ed ora è da plasmare e assemblare. Ma può far bene». Il messaggio di Alessandro Dal Canto è questo. Il tecnico del Venezia lo lascia intendere bene. Il presente è ancora il modulo 4-3-3, ma mancano all’appello alcuni giocatori per completare la rosa, processo che Dal Canto in cuor suo spera di terminare entro la fine della settimana, così da avere tutti gli effettivi a disposizione il prima possibile. «Dietro l’angolo ci sono infatti la Coppa Italia di LegaPro o la Tim Cup» spiega, «ma su quest’ultima dovrà essere la società a decidere. Vogliamo arrivare a un simile appuntamento senza rischiare di fare brutte figure. Qui a Villa Condulmer abbiamo tutto quello che ci serve per lavorare bene con l’appoggio del nostro centro sportivo al Taliercio. Una scelta che ho condiviso per semplificare la vita a chi si aggiunge con il mercato, e ha quindi meno disagi per visite mediche e spostamenti. E naturalmente per permettere ai tifosi di starci vicino e seguirci senza dover fare lunghi viaggi».

Terminato il campionato scorso, Dal Canto aveva avuto contatti con Mantova e Cremonese, ma alla fine ha scelto di rimanere a Venezia. «È normale che possano esserci contatti alla fine di un campionato, ma appena ho avuto la possibilità di confrontarmi con la dirigenza ho accettato il rinnovo. Il mercato dello scorso anno non ha mai condizionato le mie scelte, e tutto è sempre stato condiviso con Andrea Gazzoli. A gennaio pensavamo che qualche ritocco potesse bastare a restare al vertice, invece è andata male. Dopo l’impennata d’orgoglio contro la Cremonese ci siamo ritrovati alla canna del gas, ma a livello mentale e non fisico. Alcuni giocatori sono mancati nel momento topico. Poi, aggiungiamoci i problemi fisici di Giorico, Maracchi o Martinelli, e fare quel punto in più che bastava è diventato difficile. Il presidente Korablin? Lo sento quasi ogni settimana. Oggi non ci sono equivoci, ma coesione tra tutte le componenti».

Il nuovo campionato è alle porte, si parte il 31 agosto, ma ancora non si conoscono gli avversari. «Sarà tutto da scoprire» rimarca Dal Canto, «ci saranno le retrocessioni e mancherà il cuscinetto della Seconda divisione con i dilettanti. Andare ai playoff non sarà una passeggiata. Se ci trovassimo nel girone Como, Cremonese, Benevento, Lecce o Salernitana tutto sarebbe più difficile. Rimane però la speranza di portare più gente allo stadio e, logicamente, dipenderà anche dai risultati. Come al solito sarà il tempo, unito al lavoro, a darci torto o ragione. Intanto vediamo cosa arriverà dal mercato. Servono un terzino sinistro e un centrocampista centrale. Giorico l’avrei tenuto, certo, e anche Bocalon. Ma Riccardo è giusto che provi un palcoscenico diverso per tentare di confermarsi ed esplodere definitivamente».

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