XII Venice Challenger Oggi (15.30) la finale Cecchinato - Cuevas
Lorenzi eliminato dall’uruguaiano: «Ha giocato meglio» Pienone ai campi di via Olimpia nonostante il caldo afoso

MESTRE. Cecchinato-Cuevas è la finale del XII Venice Challenge Save Cup che si giocherà oggi alle 15.30. Fuori le prime due teste di serie in un pomeriggio afoso, ma non avaro di spettacolo sul centrale del Tc Mestre. Partite come non ne si vedevano da anni in città, con due azzurri pronti a tentare la conquista del trofeo, e un atto conclusivo che vedrà di fronte un italiano emergente come Marco Cecchinato, sulla terra rossa di via Olimpia con una wild card, e l’uruguaiano Pablo Cuevas che sta cercando di ritornare ai livelli di classifica che gli competono.
La prima sfida tra Paolo Lorenzi e Cuevas è durata 87 minuti per il doppio 6-3 che ha eliminato l’azzurro di Coppa Davis. «Lorenzi è un grande giocatore» commenta il tennista uruguaiano «è sempre difficile giocare contro di lui. Adesso farò il possibile per tornare al successo in Italia in questa tappa di Mestre. Voglio risalire in classifica, e questa è una occasione ideale per riuscirci».
Colpi precisi, Lorenzi costretto a restare a fondo campo, una prima di servizio efficace, e per Cuevas il successo è stato inevitabile, il terzo in carriera negli scontri diretti tra i due. «Ha giocato meglio di me, e quando va così perdi» ammette Lorenzi a fine gara «ha sbagliato pochissimo, riuscendo a trovare sempre soluzioni adatte ai miei cambi di gioco. C’è poco da dire: bravo!».
L’altra semifinale ha visto emergere Marco Cecchinato. Il giovane palermitano non aveva un impegno facile contro Gimeno Traver, giocatore solido ed esperto. Primo set in favore dello spagnolo che, però, sul 4-1 in suo favore ha avuto un risentimento alla gamba già infortunata, riuscendo comunque a conquistare il parziale per 6-2. Ripresosi dal problema iniziale, con Cecchinato è stata battaglia. L’azzurro ha tirato fuori il meglio di sé, ha trovato punti pesanti alla battuta e con palle corte velenose ha fatto il resto. Dove non arrivava con la corsa ha compensato con passanti spettacolari e un diritto ritrovato dopo i passaggi a vuoto iniziali, vincendo il secondo set 6-3. Due i match point gettati al vento da Gimeno Traver, quattro quelli da Cecchinato, tre dei quali sul 6-3 nel tie-break del terzo set, chiuso poi 9-7. «Una partita strana, è stata una vera battaglia» dice l’azzurro, «ho buttato tre occasioni per chiudere, però mi sono ripreso dopo essermi spaesato in avvio».
A lui il Premio Rizzo consegnato a fine match quale giovane italiano emergente. Lo spagnolo Gimeno Traver invece saluta Mestre dopo aver suscitato ottima impressione. «Il mio inizio è stato buono, il fatto che gli scambi siano stati brevi mi ha permesso di restare in partita per il problema alla gamba, ma non è stato facile».
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