Un trionfo Zeballos-Cuevas
Il doppio parla sudamericano, battuti Starace-Bracciali

MESTRE. Lo scorso anno avevano disputato la semifinale al Roland Garros di Parigi, ieri hanno sbancato il XII Venice Challenge con una prova che ne dimostra la solidità e un grande affiatamento in campo. L’argentino Horacio Zeballos e l’uruguaiano Pablo Cuevas hanno vinto il torneo di doppio contro Potito Starace e Daniele Bracciali. Non due qualunque, ma i tennisti azzurri che a lungo hanno formato la coppia di doppio della nazionale italiana in Coppa Davis.
Sul centrale di via Olimpia il pubblico risponde ancora alla grande, e lo spettacolo non è mancato. Forse la partita è stata breve rispetto alle previsioni, 6-4 6-1 in poco più di un’ora, ma l’abilità mostrata in campo dai quattro protagonisti di questa finale ha pareggiato i conti con la velocità del gioco. Primo set più combattuto, anche se i sudamericani sono parsi sempre in pieno controllo della situazione. E questo nonostante Cuevas avesse giocato nel primissimo pomeriggio la semifinale del singolare contro Paolo Lorenzi. Ciò denota anche la buona condizione fisica dell’uruguaiano, proiettato a questo punto verso una possibile accoppiata tra singolare doppio. Il secondo set invece fila via liscio. Il solo punto azzurro arriva su servizio di Starace e quando il risultato è già sul 5-0 per Zeballos e Cuevas che, senza disunirsi mai un attimo, hanno trionfato. «Sono felice» dice l’argentino che l’anno scorso sconfisse Rafa Nadal a Vina del Mar, «con Pablo ho disputato un gran torneo di doppio, e qui mi spiace solo di non essere riuscito a mostrarmi all’altezza in singolare, uscendo malamente al primo turno in quel tabellone. In questa finale invece ha funzionato davvero tutto, e l’aspetto che più mi ha soddisfatto è stata la capacità di rispondere bene sul servizio avversario. Pensavo che la partita potesse essere più lunga, così come per fortuna è stata invece velocissima la semifinale di Pablo in singolare, altrimenti la stanchezza avrebbe potuto creargli qualche problema. È stato comunque bravissimo; sono otto anni che giochiamo assieme e so che posso sempre contare su di lui».
Finale persa per i due azzurri, teste di serie numero 2 del tabellone. «Dispiace sempre perdere» assicura Potito Starace, «vorrà dire che il prossimo anno torneremo per riprovarci. Qui a Mestre abbiamo vissuto una bellissima esperienza, merito anche degli organizzatori. Bravi i nostri avversari per quello che hanno saputo fare in campo». I premi ai vincitori sono stati consegnati dall’assessore al Commercio Carla Rey, e sul doppio cala il sipario al termine di cinque giorni di sfide accesissime. L’albo d’oro al maschile del Venice Challenge non poteva certo aprirsi in modo migliore.
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