Favaretto o Rossi per un posto in Lega Pro
VENEZIA. Un posto in Lega Pro, se lo giocano Forlì e Delta Porto Tolle oggi (ore 16) al “Morgagni”. Uno tra Roberto Rossi e Paolo Favaretto potrà gioire e magari affrontare il Venezia nella...

VENEZIA. Un posto in Lega Pro, se lo giocano Forlì e Delta Porto Tolle oggi (ore 16) al “Morgagni”. Uno tra Roberto Rossi e Paolo Favaretto potrà gioire e magari affrontare il Venezia nella prossima stagione. Si parte dal 3-2 per il Delta di domenica scorsa, che permette ai polesani di poter contare su due risultati su tre. Il Forlì invece deve solo vincere, anche se con qualsiasi risultato per il miglior piazzamento ottenuto in campionato. Sfida incerta, equilibrata con i polesani che devono fare a meno di capitan Pettarin e Bertoli, entrambi squalificati. In realtà si sussurra che anche la perdente di questa sfida possa entrare nel nuovo campionato di lega Pro attraverso la porta dei ripescaggi. «Ce la giochiamo al 50%» avverte Favaretto «perchè penso a come è andata Forlì-Torres, con i romagnoli che, dopo aver perso in Sardegna, hanno massacrato i rivali per 3-0 grazie anche all’apporto del “Morgagni” che sarà una bolgia. In campionato, tanto per dire, abbiamo sempre perso e quindi è una bugia dire che siamo avvantaggiati. . All’andata il sale ha funzionato, vediamo di inventarci qualcos’altro...».
Sfida nella sfida con Roberto Rossi ex compagno ai tempi del Venezia. «Ho sempre ammirato Roberto» dice Favaretto «come tecnico è molto preparato. Ci lega una sincera amicizia da quando abbiamo giocato con il Venezia in Serie B. Sono convinto che se fossimo partiti entrambi con gli organici attuali non avremmo mai disputato i playout».
Anche Rossi concorda sul grande equilibrio di questa sfida. «A Porto Tolle» dice il romagnolo, «potevamo pareggiare ed anzi ad un certo punto pensavo di vincere, però abbiamo perso perchè non sappiamo gestire il risultato. Sono convinto che tireremo fuori energie importanti per poter, alla fine, gioire. Al Delta mancano Pettarin e Bertoli? Paolo manderà in campo giocatori altrettanto bravi». (d.z.)
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