CHIAVARI. L’onore delle armi al Portogruaro lo rende Luca Prina, il tecnico della Virtus Entella. «Quando affronti una squadra che ha fermato prima il Trapani e poi il Lecce» spiega in sala stampa il tecnico dei biancocelesti «e che è sbarcata al Comunale con il biglietto da visita di una sola rete incassata nelle ultime sei partite, sai che dovrai soffrire. È stato così, il Portogruaro è stato bravo e sono convinto che si tirerà fuori, ha tutte le qualità per farlo».

I complimenti, però, non fanno punti e l’espressione di Armando Madonna davanti a taccuini e telecamere è tutto un programma. «È un periodo nel quale non ci sta dicendo bene» le prime parole del tecnico granata «con il Lecce avremmo meritato qualcosa di più e anche con l’Entella, su un campo molto difficile, usciamo a mani vuote e con più di un motivo per essere rammaricati». Sull’approccio alla gara del Portogruaro c’è poco da eccepire. I granata hanno accettato subito la battaglia, mettendo alla frusta l’Entella che ha avuto merito, capacità e anche quel pizzico di fortuna di trovare la rete di Di Tacchio al primo tiro scoccato verso la porta difesa da Tozzo. «Stavamo controllando la partita molto bene» continua Madonna «eravamo molto presenti sul campo, ma il calcio è anche questo. I loro primi due tiri in porta sono stati due gol e risalire la china a quel punto è diventato molto difficile. Non ci siamo persi d’animo nemmeno dopo il calcio di rigore fallito, siamo rientrati in partita con il gol di Altinier e poi ci abbiamo provato fino alla fine senza successo».

Gli innesti di Orlando e Altinier hanno dato sicuramente più slancio e forza penetrativa alla squadra di Madonna. «I cambi? C’era bisogno di mutare qualcosa. Tutto qui, solo esigenze di carattere tattico».

Il Portogruaro a Chiavari ha perso la sua battaglia, ma la corsa è ancora lunga. «Tutto aperto» conclude Armando Madonna «basta dare un’occhiata alla classifica per rendersi conto che sarà una corsa punto a punto fino all’ultima giornata. E noi siamo consapevoli delle difficoltà che ci aspettano, ma anche che abbiamo le qualità per poter fare un certo tipo di percorso. Qualche peccato di gioventù questa squadra lo commette ancora, ma prestazioni di questo livello sono una base forte sulla quale poter lavorare». (d.m.)